Riciclaggio: Fastweb, dubbi Codacons risalgono al 2007

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Dopo la bufera che ha portato a ben 56 arresti nell’ambito dell’operazione che svelato quella che è stata definita come la “truffa del secolo”, Telecom Sparkle e soprattutto Fastweb, che si ritengono parte lesa nella vicenda, sono nell’occhio del ciclone. Il Codacons è intervenuto su una vicenda su cui ora sono stati accesi i riflettori a seguito degli arresti e dei mandati di cattura, ma sulla quale già in passato l’Associazione aveva chiesto di indagare. Nel 2007, infatti, il Codacons aveva sollevato dei dubbi sia riguardo all’Opa di Swisscom su Fastweb, sia sui rapporti tra il secondo operatore italiano di telefonia fissa, ed il primo, ovverosia Telecom.

L’esposto, nello specifico, era stato inviato non solo alla Procura di Roma, all’Antitrust ed alla Consob, ma anche all’Autorità europea Garante per la concorrenza, ed alla Commissione Europea, ragion per cui ora secondo l’Associazione è giusto che la magistratura indaghi anche per verificare chi ha omesso di effettuare quei controlli necessari per evitare sia le truffe, sia lo scoppio di una bufera che ora rischia di andare a danneggiare i consumatori.

Non a caso, il Codacons è favorevole, per quel che riguarda Fastweb, alla nomina di un commissario, ma solamente per tutelare gli svariati milioni di clienti dei servizi commercializzati dalla società. E se in passato, ai tempi delle scalate bancarie, si parlava di “furbetti del quartierino“, adesso sembrano arrivati anche i “furbetti del telefonino“.

Secondo l’Associazione Federconsumatori, quanto sta accadendo è la conferma chiara ed evidente di come purtroppo nel nostro Paese la corruzione sia dilagante e danneggi i cittadini; ma la cosa ancor più grave è che la corruzione si insinua non solo in vasti comparti dell’economia, ma va a toccare anche i politici, ovverosia coloro che hanno delle responsabilità di natura istituzionale.

Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/riciclaggio-fastweb-dubbi-codacons-risalgono-al-2007/25291/