Made in Italy alimentare, Cina pronta alla clonazione

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La Cina in tutto il mondo sta facendo shopping per quel che riguarda l’acquisizione di genomi dell’agroalimentare che a regime consentiranno ad una delle principali economie mondiali di riprodurre anche i nostri prodotti tipici. A farlo presente è la Confagricoltura in accordo con le risultanze di un Dossier a cura dell’Università di Verona; di conseguenza, la Confederazione ritiene che sia sbagliato per il nostro Paese porre dei freni alla ricerca sugli ogm e sull’innovazione biotecnologica in campo agroalimentare visto che di questo passo si perde competitività nei confronti di chi poi sarà in grado di riprodurre le nostre produzioni.

Il Rapporto dell’Ateneo, infatti, rivela come la Cina stia acquisendo un vantaggio competitivo enorme che difficilmente poi potrà essere colmato in merito alle produzioni agro-alimentari made in Italy, con la conseguenza che a livello commerciale, ed in particolar modo di export agroalimentare, si rischia un vero a proprio disastro.

Attraverso l’incetta dei genomi, in tutte le parti del mondo, secondo il Rapporto dell’Università di Verona la Cina a breve termine sarà in grado di riprodurre in maniera scientifica l’agro-alimentare made in Italy nel momento in cui avrà trovato le “chiavi” di produzione unitamente alle tecniche di produzione ed il microclima ideale.

Per questo secondo Mario Pezzotti e Massimo Delledonne, due ricercatori del Centro di Genomica Funzionale dell’Ateneo scaligero, occorre fare in modo che il genoma delle nostre tipicità venga protetto intensificando l’attività di ricerca presso i centri di eccellenza del nostro Paese. Per i due ricercatori il pericolo Cina è reale e rischia di incidere in maniera significativa sull’export agro-alimentare made in Italy che, lo ricordiamo, già accusa la concorrenza sleale di prodotti falsificati e sofisticati che sono spacciati in tutto il mondo come italiani ma che di tricolore non hanno nulla.

Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/made-in-italy-alimentare-cina-pronta-alla-clonazione/25463/