Corte dei conti: relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria di CONSIP S.p.A. per l’esercizio 2008

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Nell’adunanza del 9 febbraio 2010, la sezione controllo enti ha approvato la relazione sulla gestione finanziaria della Consip S.p.A. per l’esercizio finanziario 2008.
Significativi risultati sono stati conseguiti da Consip nell’anno in esame.
Sul piano della digitalizzazione del Ministero dell’economia e delle finanze, i fatti salienti hanno riguardato l’impulso impresso alla coordinata crescita infrastrutturale e tecnologica delle varie aree del dicastero, la più estesa copertura delle principali funzioni istituzionali, il concreto avvio di attività nel campo dell’open source, finalizzato anche al contenimento dei costi del software.
Sul versante del Programma di razionalizzazione della spesa per consumi intermedi si registrano, da un lato, il processo di consolidamento degli strumenti di acquisto tradizionale in ottica di “public technology procurement” (tra cui negozi elettronici e gare telematiche ) e l’avvio, dall’altro, del percorso di implementazione dei nuovi strumenti di acquisto introdotti dal Codice dai contratti pubblici (ed, in particolare, dell’Accordo quadro).
L’utile netto di esercizio – che nell’anno precedente era stato spinto da un rimborso “una tantum” erogato dall’Inps – scende da 3,166 a 0,600 milioni, ma nella serie depurata di tale posta esprime una entità pressoché equivalente a quella esposta nel 2007 (590 mila euro).
Il patrimonio netto ha superato nel 2008 la soglia dei 20 milioni di euro.
Al fine di meglio rappresentare l’andamento economico-finanziario della gestione, Consip ha provveduto a riclassificare lo stato patrimoniale e il conto economico, tenendo conto delle modifiche apportate all’articolo 2428 c.c. dal d.lgs. 32/2007.
L’analisi fondata su una serie di indici – comunemente adottati nel campo societario – conferma, nei limiti in cui può essere utilmente applicata alla Consip, la buona tenuta del bilancio aziendale.
Una delle maggiori criticità del programma di razionalizzazione della spesa per consumi intermedi risiede nella difficoltà di quantificare i risparmi ottenuti dal sistema delle convenzioni.
L’ancoraggio a dati reali della grandezza risparmio costituisce elemento essenziale per rendere effettive le linee di contenimento della spesa per l’acquisto di beni e servizi tracciate nei documenti di finanza pubblica.
Dall’annuale indagine MEF/ISTAT risulta, comunque, che nel 2008 le convenzioni Consip hanno consentito un risparmio medio di circa il 22% sui prezzi di acquisto normalmente praticati alle amministrazioni pubbliche.
D’altra parte, una accentuata dinamica mostra anche il transato sul mercato elettronico, più che raddoppiato rispetto all’esercizio precedente (da 83,6 a 172,3 milioni).
Per la Corte “il tema del contenimento e della razionalizzazione della spesa per consumi intermedi risulta limitativo se riferito alla sola spesa del bilancio dello Stato, che incide per meno di un decimo sul totale degli acquisti effettuati nel settore pubblico. Resta, pertanto, decisivo il “focus” sull’ampia area di spesa gestita dalle amministrazioni territoriali.Non a caso a tale riguardo la legge finanziaria per il 2007 ha previsto, nell’ottica di un sistema nazionale di procurement pubblico, lo sviluppo del c.d. “sistema a rete”. Concreti passi in tale direzione sono stati compiuti nel 2008, a partire dall’accordo approvato nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni”.
Fonte: http://webmaildomini.aruba.it/cgi-bin/webmail.cgi?cmd=delitem_next-1430&java_email=true&require_lock=true&fld=Inbox&encode_text=fld&utoken=info!40negozioterminus.it!40localhost!3A143_!7E2-e082d482be5467a505e100_0