Sulla vicenda/inchiesta per riciclaggio riguardante Fastweb, il secondo operatore italiano di telefonia fissa, il Codacons, a tutela dei milioni di utenti che hanno attivato i servizi a banda larga, si costituirà nel procedimento parte civile. Ad annunciarlo è la stessa Associazione che in tempi non sospetti, parliamo del 2007, aveva già inviato in merito all’operato della vecchia dirigenza un esposto alla Consob e all’Antitrust esprimendo altresì dubbi sull’operazione che ha portato al lancio di un’Offerta Pubblica di Acquisto da parte di Swisscom.
L’Associazione, al fine di non far cadere nel vuoto quanto denunciato tre anni fa, presenterà altresì un ricorso presso la Procura di Bruxelles col quale si chiede che venga avviata un’indagine su come mai, nonostante l’esposto del Codacons sia per incongruenze legate all’Opa, sia per gli intrecci ed i legami poco trasparenti tra Fastweb e la controllata di Telecom Italia Telecom Sparkle, la Consob e l’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato siano rimaste immobili senza prendere alcun provvedimento.
Allo stesso tempo, l’Associazione ha dichiarato d’aver mosso a carico dell’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato e della Consob un’istanza, con carattere di urgenza, finalizzata a riaprire l’istruttoria relativa all’esposto presentato tre anni fa dall’Associazione, e ad acquisire informazioni sul perché, nonostante i pesanti sospetti, tutto venne archiviato.
E intanto, contro i “furbetti del telefonino“, anche l’Associazione Federconsumatori venerdì scorso ha reso noto di volersi costituire parte civile nel procedimento che vede coinvolta la Fastweb; inoltre, secondo l’Associazione dei Consumatori ora si ha anche la prova provata di come le operazioni illecite abbiano altresì comportato in questi anni a carico delle casalinghe, dei pensionati e di ignari utenti ingenti somme da pagare per bollette gonfiate ad arte.
Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/fastweb-codacons-parte-civile-procedimento/25509/