Fondi pensione, giù le commissioni

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Nel 2009 un numero sempre maggiore di fondi pensione ha ridimensionato le commissioni di gestione e di performance. Inoltre, il 40% dei fondi pensione prevede un’ulteriore riduzione delle management fee nel 2010, mentre il 25% ha in cantiere costi di incentivo più bassi in futuro. A dirlo sono i risultati della seconda ricerca globale condotta sui principali fondi pensione da bfinance, società indipendente di consulenza finanziaria.
A seguito della recente volatilità, prosegue lo studio, gli intervistati sarebbero anche disposti a calcolare le performance fee su un periodo decisamente superiore all’anno. Il 46% ha infatti espresso una preferenza affinchè vengano calcolate su un periodo di 4-5 anni, il 24% su due anni e solo il 15% su di un anno.
Se da un lato l’analisi evidenza le minori commissioni, dall’altro sottolinea la volontà crescente dei fondi pensioni di puntare su strategie più attive. Il 23% degli intervistati, infatti, intende aumentare la propria allocazione nei confronti dei gestori attivi, il 19% esprime una preferenza per strategie passive, mentre il 58% non prevede alcun cambiamento. Numeri, questi, diversi rispetto a quelli dell’anno precedente, quando solo il 9% degli intervistati si era detto disponibile a puntare su una gestione attiva.
Un altro aspetto importante riguarda la liquidità. La ricerca ha sondato la disponibilità da parte degli investitori di accettare un lock up, ossia il vincolo sul proprio capitale per un certo periodo di tempo, in cambio di commissioni di gestione più basse. Il 56% degli intervistati sarebbe favorevole. Il 26% è pronto ad accettare un lock up di un anno, il 12% di due e il 18% di tre anni.
“Le fee sono scese e questo sarà un argomento cruciale anche per il 2010”, ha dichiarato in una nota David Vafai, amministratore delegato di bfinance. “Gli intervistati evidenziano una propensione per la gestione attiva. Gli investitori sono disposti a pagare le commissioni fin tanto che registrano una performance. Quindi il risultato è cruciale e per questo è fondamentale selezionare il gestore più appropriato”.
La ricerca è stata condotta tra dicembre 2009 e gennaio 2010 e ha riguardato un campione di 48 società: il 70% con sede in Europa e il restante 30% con sede in Nord America. La metà degli intervistati sono fondi pensione corporate, seguiti da public pensions plans e da compagnie assicurative.
Fonte: http://www.morningstar.it/it/news/article.aspx?articleid=87420&categoryid=70&refsource=newsletter&lang=it-IT