La benzina alla pompa è sempre più cara. A seguito dei ritocchi verso l’alto delle ultime ore, infatti, un litro di benzina sfiora il livello di 1,4 euro, e rischia di innescare l’ennesimo salasso a carico degli automobilisti ma anche dei consumatori per effetto dei costi per il trasporto merci che poi si vanno a ripercuotere sul prezzi al dettaglio. Secondo la Federconsumatori, l’ennesima revisione verso l’alto dei prezzi è ingiustificata e frutto di speculazioni che scippano dalle tasche degli automobili, in media, ben 171 euro all’anno a causa di un persistente “sovrapprezzo” presente sui prezzi di benzina e diesel che non si spiega con l’andamento delle quotazioni del greggio.
Secondo l’Associazione dei Consumatori è ora che l’attuale Governo in carica sulla questione intervenga in maniera rapida ed incisiva; a tal fine, la Federconsumatori propone che vengano predisposti tre Decreti: il primo al fine di bloccare sul nascere ogni tentativo di speculazione sui prezzi dei carburanti da parte delle compagnie petrolifere.
Il secondo Decreto deve servire per dar vita ad un Commissione appositamente istituita per controllare l’adeguamento dei prezzi alla pompa in funzione delle quotazioni del petrolio sui mercati internazionali. Al riguardo, infatti, la Federconsumatori denuncia da tempo come l’entità e la tempistica dei rialzi dei prezzi sia sempre superiore a quella dei ribassi, spesso tardivi, e sempre irrisori.
Il terzo Decreto, infine, deve servire per liberalizzare nel nostro Paese un rete di distribuzione dei carburanti che è inefficiente, e che se non lo fosse garantirebbe una maggiore concorrenza e prezzi più bassi per l’utente finale, ovverosia per l’automobilista. Secondo la Federconsumatori, si può realmente partire con un liberalizzazione della rete aprendo il mercato alla distribuzione del carburante presso i grandi centri commerciali.
Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/benzina-prezzi-sfiorano-1-4-euro-al-litro/25835/