Nel nostro Paese le piccole imprese e le ditte individuali parlano sempre di più una lingua straniera. Le ultime rilevazioni ufficiali e consolidate, riferite ai primi sei mesi dello scorso anno, quando ancora la crisi picchiava duro, indicano che sono nate in Italia ben 20 mila piccole realtà imprenditoriali con titolare non appartenente all’Unione Europea; contestualmente, nello stesso periodo, altre 13 mila imprese individuali con titolare immigrato hanno chiuso i battenti, ma il saldo è ampiamente positivo e conferma nel nostro Paese l’avanzata inarrestabile dell’imprenditoria immigrata che conta oramai oltre 300 mila imprese a fronte di un contributo del 10% sul nostro prodotto interno lordo.
L’imprenditore immigrato, in accordo con quanto riporta la Confcommercio, è sia giovane, sia intraprendente: basti pensare che il 15% di questi ha un’età inferiore ai 30 anni, e comunque ben sette su dieci non hanno più di cinquanta anni; l’impresa immigrata, inoltre, contribuisce, anche se in parte, ad arrestare l’emorragia di imprese che negli ultimi due anni sono scomparse. A fronte infatti di quasi 100 mila imprese con titolare italiano che hanno chiuso negli ultimi due anni, nello stesso periodo il saldo per l’imprenditoria immigrata è positivo per 34 mila unità.
Per quanto riguarda i settori dell’economia in cui operano, gli immigrati nel nostro Paese, in un caso su due, sono attivi nel settore del commercio e poi a seguire il comparto delle costruzioni, con una quota pari al 30% circa, ed il manifatturiero con il 10% circa, mentre per quel che riguarda la loro provenienza nel 25% dei casi proviene dall’Africa con in testa il Marocco ed a ruota il Senegal, la Tunisia, l’Egitto e la Nigeria.
A fronte di tanta intraprendenza, l’imprenditoria immigrata nel nostro Paese ancora si scontra però con il problema dell’accesso al credito; basti pensare che oltre il 25% delle imprese italiane con titolare immigrato non ha mai avuto rapporti con un istituto di credito, neanche per aprire un conto corrente bancario.
Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/ditta-individuale-e-piccola-impresa-sempre-piu-immigrata/25887/