Corte dei conti: relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.

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La Società Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato ha chiuso in attivo entrambi gli esercizi 2007 e 2008, con utili rispettivamente di 40,8 milioni di euro nell’esercizio 2007 e di 44,4 milioni di euro nell’esercizio 2008; in crescita sono pure i dati relativi al patrimonio netto, ammontante a 514,7 milioni di euro al 31 dicembre 2007 ed a 559,2 milioni al 31 dicembre 2008.
Nonostante i positivi risultati, la Corte avverte tuttavia che permane una situazione di incertezza delle produzioni che, incidendo sulle prospettive di crescita e sviluppo, potrebbe in un futuro più o meno ravvicinato dar luogo a difficoltà gestionali.
La quasi totalità delle attività produttive è rivolta alle Amministrazioni pubbliche, in una situazione di monopolio legale che da un lato offre ampie garanzie, ma dall’altro condiziona le prospettive di sviluppo, in quanto la produzione di valori e documenti di sicurezza, come pure l’attività di monetazione svolta dalla Zecca, sono legate ad una domanda rigida che non sempre consente una programmazione economicamente efficace.
In realtà le produzioni di che trattasi, anche quando assumono carattere industriale, diventando come tali economicamente rilevanti, vanno comprese tra le attività proprie ed esclusive dello Stato e rientrano nella sfera del pubblico: ciò indubbiamente giustifica il monopolio, ma rende il produttore I.P.Z.S. organo o articolazione,
in parte qua, dell’Amministrazione pubblica. Il fatto che il legislatore, nella sua scelta discrezionale, abbia optato per la forma giuridica “società per azioni” non fa venir meno tale qualità, tanto vero che, a parte l’autonomia gestionale, lo Stato è titolare di un controllo stringente che certamente incide sulle scelte operative della società.
La Corte osserva in proposito che il problema di fondo non sembra tanto quello della scelta della forma giuridica da adottare (legge oppure atto concessorio), dovendosi piuttosto privilegiare l’aspetto sostanziale costituito dall’esigenza di trovare un equilibrio tra le diverse, composite produzioni che la Società è chiamata ad effettuare: quello che deve effettuare in quanto organismo pubblico, quello che può effettuare per propria autonoma e libera determinazione ovvero previa autorizzazione dell’azionista unico (modulo confermato nell’atto di indirizzo strategico del Ministro dell’economia e delle finanze in data 3 settembre 2009) o, in un possibile futuro, della proprietà che risulterà titolare in sede di eventuale privatizzazione. E’ però evidente – soggiunge la Corte – che in questa ipotesi l’Istituto potrebbe perdere l’attuale configurazione di società in house, con la conseguente esigenza di trovare un modello nuovo, compatibile con il diritto comunitario.
Non va poi dimenticato – prosegue la Corte – che le norme che hanno assegnato all’Istituto un ruolo strategico hanno finora consentito lo sviluppo e la crescita di un patrimonio di cultura, arte, conoscenze scientifiche e professionalità tecniche che deve essere salvaguardato; questo aspetto è ben posto in evidenza nello stesso atto di indirizzo strategico del 3 settembre 2009 che, nell’imporre controlli assai rigorosi e penetranti, attribuisce pure alla Società un ruolo propedeutico, propositivo e di raccordo in vista degli adempimenti previsti nell’atto stesso, di cui la Società è resa direttamente responsabile.
Tenuto presente che il contesto economico generale è soggetto a variabilità anche critiche, la Società dovrà mettere a frutto le esperienze maturate ed aprirsi al mercato cogliendo gli aspetti positivi dell’evoluzione in corso. In particolare, il continuo progresso tecnologico nel settore dei documenti elettronici di sicurezza/identificazione richiederà un’attenta valutazione dei progetti più impegnativi, con riguardo al ritorno degli investimenti nel tempo e curando che lo sviluppo delle attività possa attuarsi in condizioni di equilibrio strutturale.
Fonte: http://webmaildomini.aruba.it/cgi-bin/webmail.cgi?cmd=item-1697&require_lock=true&java_email=true&fld=Inbox&encode_text=fld&utoken=info!40negozioterminus.it!40localhost!3A143_!7E2-efa010fbb13427260ce300_0