Per quanto riguarda i servizi satellitari offerti da Sky, l’utilizzo della smart card, e le clausole vessatorie, a Casarano il Giudice di Pace ha emesso una importante sentenza riguardo al caso di un utente che, dopo attività ispettiva da parte di un incaricato di Sky Italia, avrebbe utilizzato la smart card non in ambito domestico bensì in un bar, ovverosia in un luogo pubblico. Ebbene, in accordo con quanto riferisce Giovanni D’Agata, Componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” dell’Italia dei Valori (Idv), il Giudice di Pace ha dichiarato la nullità della grossa penale richiesta da Sky Italia per l’utilizzo della smart card fuori dall’ambiente domestico.
In particolare, la pretesa di pagamento è stata giudicata illegittima in quanto è stato dichiarato nullo il verbale ispettivo anche a seguito del fatto che l’ispettore nel corso del controllo non solo non ha individuato tra i presenti il titolare del bar, ma non ha neanche provveduto a farsi riconoscere e individuare attraverso la presentazione di un documento valido.
L’Avv. Albano Adorno, Giudice di Pace di Casarano, ha inoltre ritenuto vessatoria la clausola che stabilisce il foro diverso da quello coincidente con il domicilio elettivo o con il comune di residenza dell’abbonato alla televisione satellitare; allo stesso modo, tra le motivazioni che hanno portato alla nullità del verbale dell’ispettore c’è quella relativa proprio al fatto che la verbalizzazione abbia assunto i caratteri dell’unilateralità.
Il contratto scritto, inoltre, secondo il Giudice, contiene tra le altre una clausola vessatoria data proprio dalla penale prevista in caso di utilizzo scorretto della smart card, ragion per cui spetta all’ispettore provare in termini economici l’entità del danno affinché si possa “valutare il pregiudizio ed escludere lo squilibrio dei diritti in relazione al contratto sottoscritto“.
Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/sky-smart-card-e-clausole-vessatorie/26383/