Nel 2009 su eBay.it sono stati venduti capi di abbigliamento al ritmo di uno ogni dodici secondi. A rilevarlo è la società leader nel commercio elettronico che in materia di abbigliamento ha commissionato un’indagine a Added Value, da cui è emerso come siano ben quindici milioni gli italiani che sono disposti a voler rivendere i propri capi di abbigliamento inutilizzati. Quello attuale, non a caso, è tempo di cambio stagionale del guardaroba con l’arrivo della primavera; ebbene, dall’indagine è emerso che gli italiani negli armadi hanno un vero e proprio patrimonio di abiti inutilizzati per ben cinque miliardi di euro.
Ma come mai questi capi di abbigliamento mai utilizzati, al massimo una volta, restano abbandonati negli armadi? Ebbene, se da un lato le donne italiane le lasciano negli armadi in prevalenza a causa di un vero e proprio “attaccamento affettivo“, gli uomini invece lasciano centinaia di euro, se non migliaia, di capi di abbigliamento inutilizzati per semplice e pura distrazione mista spesso anche a disinteresse.
Nel dettaglio, l’indagine Added Value rivela non a caso come il 20% del guardaroba degli italiani sia intatto; questo significa che molto spesso si indossano sempre gli stessi vestiti e si evitano degli altri che per esempio non piacciono o che ci ricordano magari una serata in cui è stato incassato un due di picche dopo aver perso ore per presentarsi all’appuntamento belli come il sole.
Se gli italiani rivendessero i capi inutilizzati guadagnerebbero in media 140 euro a testa, che di questi tempi di certo fanno comodo; ebbene, una quota pari a ben otto milioni di italiani è disposta a rivendere online questi vestiti ed accessori inutilizzati sfruttando i servizi offerti da portali come eBay.it specie se si considera che al ritmo sopra indicato sul sito si vendono in prevalenza maglioni, felpe, scarpe per il tempo libero, giubbotti, jeans e T-shirt.
Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/ebay-capi-abbigliamento-inutilizzati-per-5-miliardi/26461/