Quale effetto positivo avranno sull’economia gli incentivi cucine, moto ed elettrodomestici, in partenza il prossimo 6 aprile 2010? Ebbene, per la Cgil trattasi in sostanza di misure che accompagnano la crisi ma che di sicuro non aiutano a superarla. Al riguardo, infatti, la segretaria confederale CGIL Susanna Camusso ha sottolineato come serva ben altro per rimettere in modo il sistema economico. La segretaria boccia in sostanza gli incentivi definendoli come un “aiutino” visto che dopo una lunga attesa, accompagnata da una altrettanto lunga sfilza di annunci, “la montagna ha partorito un topolino“.
Ma cosa serve per tirarci fuori definitivamente dalle sabbie mobili della crescita stagnante? Ebbene, per l’esponente della Cgil servono aiuti ed incentivi sostanziosi alla ricerca ed agli investimenti unitamente ad una vera riforma fiscale che garantisca il rilancio dei consumi.
Da mesi, infatti, il più grande Sindacato italiano caldeggia lo spostamento della tassazione dai “soliti noti”, ovverosia i lavoratori dipendenti ed i pensionati, ai grandi patrimoni ed a carico di chi specula sui capitali e sulle rendite. D’altronde, se i lavoratori pagano come minimo il 23% di Irpef, chi gioca in Borsa se la cava con il 12,5% delle tasse sul guadagno, ovverosia quasi la metà.
La segretaria confederale CGIL Susanna Camusso, inoltre, ritiene essenziale che nel nostro Paese venga prolungato il periodo di fruizione della cassa integrazione ordinaria visto che l’impatto della crisi si farà ancora sentire per molto sull’economia reale ed in particolar modo sul mercato del lavoro; così come occorrono in generale certezze sugli ammortizzatori sociali. Gli ultimi dati dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) sul fatturato all’industria del mese di gennaio 2010, cresciuto rispetto al mese precedente (dicembre 2009), non devono infatti secondo la Camusso fare assolutamente abbassare la guardia.
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