Le retribuzioni contrattuali annue: valori di cassa e di competenza

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L’indagine sulle retribuzioni contrattuali fornisce dati sulle retribuzioni lorde fissate dai contratti collettivi nazionali di categoria, sia in forma di indici mensili sia in valore assoluto annuo.

La rilevazione considera le retribuzioni degli occupati a tempo pieno previste dai contratti collettivi nazionali di lavoro, con riferimento a un collettivo di lavoratori costante e caratterizzato da una composizione fissa per qualifica e livello di inquadramento contrattuale.

Oltre agli indici, l’Istat produce due ulteriori indicatori a carattere strutturale, che forniscono un’informazione in valore assoluto sull’intero ammontare delle retribuzioni: la retribuzione contrattuale annua di competenza e quella di cassa.

La costruzione delle retribuzioni di competenza si basa sull’assegnazione degli importi una tantum e degli arretrati erogati a copertura dei periodi di vacanza contrattuale ai rispettivi mesi e anni di competenza. Di contro, per la costruzione delle retribuzioni di cassa, gli importi relativi ad una tantum o arretrati vengono contabilizzati nel mese nel quale sono corrisposti.

La presenza di importi arretrati e/o una tantum distribuiti su più anni e la loro diversa incidenza sulla retribuzione fa sì che i livelli annui delle retribuzioni di competenza differiscano da quelli di cassa; analogamente, i rispettivi tassi di variazione possono differire anche rispetto a quelli calcolati sulle medie annue degli indici mensili delle retribuzioni contrattuali, che per definizione non includono tali voci retributive.

Le tavole in download presentano per la prima volta i dati annui determinati conformemente alla struttura occupazionale e retributiva ridefinite in occasione del passaggio alla nuova base di riferimento (dicembre 2005).

Per la sola pubblica amministrazione sono presenti, come nella precedente edizione, anche i valori relativi al personale dirigente.

Fonte: http://www.istat.it/dati/dataset/20100325_01/