Quattro famiglie su dieci costrette a riempire meno il carrello della spesa alimentare. La recessione sembra alle spalle ma le famiglie italiane fanno fatica ad arrivare alla fine del mese e allora si inventano delle soluzioni per spendere meno e fare bastare il reddito disponibile, che secondo le ultime indagini dell’Istat è ancora calato rispetto a un anno fa. Dagli indicatori sui consumi emerge una situazione difficile per le vendite al dettaglio degli alimentari, con volumi in calo dell’1,8% nel 2009 rispetto al 2008. Per fare quadrare i conti, d’altronde, comprare meno cose e ridurre la spesa all’essenziale è la soluzione immediata.
Dopo i tagli di beni alimentari meno essenziali, per ridurre ancora i consumi, si passa alla spesa accorta. Così il 35% delle famiglie italiane sceglie di mettere nel carrello prodotti di qualità inferiore rispetto a quelli acquistati un anno prima. No si guarda più alla marca ma al prezzo, in particolare per quanto riguarda gli acquisti di pane, vino, carne, olio d’oliva, beni alimentari a cui non si può rinunciare ma su cui si può risparmiare acquistando marche inferiori, ma non necessariamente con prodotti di qualità più scadente. Si spiega così il successo delle promozioni della grande distribuzione e la corsa agli acquisti nei discount, punti vendita essenziali, no frill, che però possono fare risparmiare molto sulla spesa mensile.
Le ultime rilevazione trimestrali dell’Istat su reddito e risparmio delle famiglie e pubblicata oggi sono impietose. Nel quarto trimestre del 2009 il reddito disponibile delle famiglie correnti è diminuito del 2,8% rispetto allo stesso periodo del 2008 e dello 0,2% su base congiunturale, mentre la spesa delle famiglie si è ridotta dell’1,9% su base annua e dello 0,1% sul trimestre precedente. Le entrate finanziarie del nucleo familiare italiano hanno registrato nel 2009 la flessione peggiore dagli anni ‘90, da quando sono disponibili le serie storiche.
Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/consumi-ecco-come-si-fanno-quadrare-i-conti/27079/