Sul sito della Taxud, aggiornato il manuale dedicato all’analisi comportamentale del contribuente
Che cosa provoca un comportamento inadempiente sotto il profilo fiscale da parte di cittadini e imprese? Quali sono gli strumenti di trattamento che devono essere utilizzati per incoraggiare la conformità ed evitare gli inadempimenti? Come deve comportarsi una Amministrazione finanziaria se l’inadempimento trova origine da una legislazione complessa o da una scarsa conoscenza della normativa da parte del contribuente? A tutti questi interrogativi risponde l’aggiornamento alla guida alla gestione dei rischi, denominato gestione dei rischi di conformità, redatto da funzionari delle Amministrazioni finanziarie degli Stati membri dell’Unione europea. Si tratta di un argomento relativamente nuovo e in fase di sviluppo per la maggior parte delle Amministrazioni finanziarie. Deriva dal principio fondamentale che comprendere un comportamento è il primo passo per poterlo influenzare. Le Amministrazioni finanziarie, per definire i modelli di comportamento, si avvalgono di analisi che permettono di evidenziare i fattori che più influiscono sul loro manifestarsi e la loro conoscenza consente di definire i trattamenti più adatti a indirizzarli nella direzione desiderata.
Le caratteristiche della guida
L’aggiornamento, rispetto alla versione di base, si concentra sugli strumenti che ogni Amministrazione deve essere in grado di mettere in campo per favorire l’adempimento spontaneo degli obblighi tributari da parte dei contribuenti. Alcuni anni fa il concetto di gestione del rischio trovava applicazione soltanto con riferimento alle verifiche fiscali. L’idea, presentata nel 2006 in occasione di un seminario organizzato nell’ambito del programma europeo Fiscalis, è stata poi trasformata in una pubblicazione sul sito internet della Commissione. Oggi la guida costituisce un utile vademecum con informazioni di approfondimento e buone prassi a uso e consumo delle Amministrazioni finanziarie.
Il concetto di gestione del rischio di conformità
La gestione del rischio di conformità potrebbe essere descritta come un processo sistematico nell’ambito del quale una Amministrazione finanziaria compie alcune scelte intenzionali per favorire l’adempimento spontaneo degli obblighi tributari in base alle conoscenze della società, del comportamento dei contribuenti e alle loro reali possibilità. La scienza comportamentale ha infatti dimostrato che la sola applicazione di sanzioni penali non costituisce la risposta giusta (e può anzi avere un effetto negativo) se l’inadempimento è provocato da una legislazione complessa o da una scarsa conoscenza della normativa da parte del contribuente. Ogni Amministrazione finanziaria deve essere nelle condizioni di far coincidere la propria strategia (di conformità) con l’atteggiamento e le motivazioni del contribuente.
L’identificazione e l’analisi del rischio
L’obiettivo della gestione dei rischi di conformità è consentire a ogni Amministrazione finanziaria di raggiungere i propri obiettivi strategici preparando i manager d’azienda affinché siano nelle condizioni di assumere le decisioni più appropriate. La guida, manuale teorico-pratico destinato a un vasto bacino di lettori, dai politici allo staff operativo, presenta una panoramica completa dei fattori che influenzano l’ambiente in cui il rischio di conformità è più marcato e la sequenza di azioni da compiere. In particolare l’identificazione e l’analisi del rischio, le priorità, il trattamento, la valutazione e la contestualizzazione, gli obiettivi e la strategia. Il quadro teorico è poi supportato da alcuni esempi pratici forniti dagli Stati membri dell’Unione europea. In questo modo è possibile utilizzare al meglio le esperienze acquisite e procedere a uno scambio delle informazioni in materia di rischio fiscale.
Gianluca Di Muro
Fonte: http://www.nuovofiscooggi.it/dal-mondo/articolo/gestione-del-rischio-fiscale-ue-rete-lupdate-alla-guida-2010