Crisi, contribuenti.it: – 37% fatturato studi professionali

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In Italia, Veterinari, avvocati, sociologi, giornalisti, medici, dottori commercialisti e biologi sono le professioni stanno risentendo maggiormente della crisi con un calo del fatturato del 37% e con la chiusura del 19% degli studi professionali.
La crisi degli studi professionali in Italia è particolarmente significativa se messa a confronto con quella europea. L’indagine presentata oggi a Capri da Contribuenti.it durante la seconda giornata del terzo simposio internazionale, al quale hanno partecipato i massimi rappresentanti delle associazioni dei contribuenti dei principali paesi europei, mette in evidenza che nei primi tre mesi del 2010 in tutti i principali paesi europei si registra una ripresa: in Francia, + 4,1% del fatturato, +3,2% in Inghilterra, + 2,9% in Germania, + 2,2% in Spagna, + 2,1% in Olanda e + 1,7% in Svezia.
Secondo l’indagine di Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, che ha preso in esame alcuni indicatori economici riferiti al primo trimestre 2010. incrociando i dati del fatturato, delle prenotazioni, dell’occupazione e delle forniture professionali emerge un quadro preoccupante. Le professioni che fanno da trainano e supporto all’economia sono in forte difficoltà.
Il settore giuridico–economico (avvocati e dottori commercialisti) è uno dei comparti più colpiti dalla crisi. Nel primo trimestre del 2010, il fatturato globale è diminuito del 44% rispetto al periodo precedente, segnando un -35% nelle prenotazioni, un -20% nell’occupazione ed un –59% nelle forniture professionali.
Il settore medico (veterinari, medici e biologi), altro comparto di punta nelle professioni, presenta anch’esso tutti gli indicatori negativi: il fatturato globale, nei primi tre mesi del 2010, ha segnato un -35% rispetto all’anno precedente, il – 41% nelle prenotazioni, il -24% nell’occupazione ed il – 51% nelle forniture professionali.
Male anche il settore della comunicazione (sociologi e giornalisti). Del 34% la contrazione del fatturato, dell’ 29% le prenotazioni, del 26% l’occupazione e del 52% le forniture professionali.
“Di fronte alla chiusura del 19% degli studi professionali, costituiti prevalentemente da piccoli studi ed al crollo del fatturato” – commenta Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani a conclusione del terzo simposio internazionale – ”è impensabile che il governo non intervenga inserendo anche il comparto delle professioni tra quelli in crisi, prevedendo l’estensione ai lavoratori autonomi degli ammortizzatori sociali e di tutte le misure straordinarie, come il credito c’imposta sugli acquisti e il bonus occupazione per chi assume”.

Fonte: http://www.contribuenti.it/