Contrasto all’evasione fiscale, linee strategiche per il 2010

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Con circolare n.20/E del 16 aprile 2010 l’Agenzia delle entrate ha dettato gli indirizzi operativi per la prevenzione ed il contrasto all’evasione fiscale per l’anno 2010.

Punto di partenza, i buoni risultati ottenuti nel 2009: sono stati infatti incassati 9,1 miliardi di euro, con un incremento del 32% rispetto al 2008. Per l’anno in corso l’Agenzia rafforza il proprio impegno, con l’obiettivo di migliorare, oltre alla capacità repressiva, anche la capacità dissuasiva dei controlli, cercando di aumentare il livello di adempimento spontaneo degli obblighi fiscali.

Nel 2009, come illustrato il 2 marzo 2010 in conferenza stampa dal direttore dell’Agenzia Befera, l’azione si è incentrata nell’individuazione di diverse macro- tipologie di contribuenti, come grandi e medie imprese, piccole imprese, lavoro autonomo, persone fisiche, enti non commerciali e nell’adozione di varie tipologie di intervento, differenziate anche in base al rischio di evasione e alle peculiarità dei contribuenti.

Tra gli obiettivi qualificanti l’azione di contrasto per il 2010:

* per i grandi contribuenti, il tutoraggio (con cui il contribuente, in determinate condizioni, riceve il beneficio dell’assistenza fiscale gratuita da parte di un tutor dell’ufficio, con conseguente riduzione del rischio di errori) esteso alle imprese che nel 2008 hanno conseguito un volume d’affari o ricavi non inferiori a duecento milioni di euro;
* per le imprese di medie dimensioni, un incremento delle attività di controllo con selezioni più mirate mediante specifiche analisi del rischio di evasione o elusione;
* per le imprese di minori dimensioni e per i professionisti, valorizzazione degli studi di settore e delle situazioni di non congruità, ma anche controlli sulla platea dei “congrui”, con circa diecimila interventi previsti per verificare la veridicità dei dati dichiarati ai fini dell’applicazione degli studi di settore;
* per le partite Iva, intensificazione del contrasto del fenomeno delle compensazioni con crediti inesistenti;
* per le persone fisiche, incremento degli accertamenti, ad esempio riguardo evidenti manifestazioni di capacità contributiva incompatibili con i redditi dichiarati, nonché contrasto dei fenomeni di residenza fittizia;
* per gli enti non commerciali e le onlus, individuazione degli abusi nell’utilizzo dei regimi agevolativi.

Decisa, inoltre, un’azione integrata tra Agenzia delle Entrate, Inps, ed Equitalia che per la prima volta definiscono obiettivi comuni per la lotta all’evasione, e fissano per il 2010 il raggiungimento di incassi per 16,6 miliardi di euro da riscuotere tra imposte, tasse e contributi non pagati.

L’esigenza, condivisa dai tre enti, è quella di incrementare le capacità di controllo, nonché la tempestività di attivazione dei canali di riscossione coattiva, unitamente a quelli di definizione del debito fiscale o contributivo, prima dell’intervento dell’agente di riscossione. L’obiettivo 2010 di 16,6 miliardi si propone un incremento di circa il 20% rispetto ai risultati, pur ottimi, conseguiti separatamente.

Fonte: http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/evasione/

Redazione internet – Maddalena Baldi