Proseguono i rialzi sulla rete carburanti. Dal monitoraggio di quotidianoenergia.it risulta che oggi si sono mosse Agip, Api-IP, Erg e Tamoil. Nel dettaglio, a quattro giorni dall’ultimo intervento, il market leader torna a rivedere i listini aumentando la benzina di 0,6 centesimi, fino a 1,431 euro/litro, e il diesel di 0,8 centesimi a 1,275 euro/litro. “Certamente i prezzi sono aumentati – ha sottolineato il presidente della Figisc Luca Squeri – ma si tratta di aumenti sostanzialmente in linea con le variazioni del mercato internazionale dei prodotti raffinati e del greggio.” “Da un mese fa ad oggi – ha spiegato Squeri – il greggio ha registrato un aumento del +10,67% passando da 58,50 a 64,74 euro/barile, ma soprattutto le quotazioni del Platt’s dei prodotti finiti (benzina e gasolio) – sulle quali si costruisce il prezzo finale – sono passate per il gasolio da 0,429 a 0,471 euro/litro registrando un aumento del 9,79% ovvero 0,042 euro/litro di differenza che diventano 0,050 con l’aggiunta dell’IVA. Il prezzo finale in un mese invece è passato da 1,237 euro/litro a 1,274: una differenza (IVA compresa) di 0,037 euro/litro: vuol dire che non tutto l’incremento dei prezzi internazionali si è ancora trasferito su quelli nazionali per il prodotto gasolio. Per la benzina vi è stato un aumento del Platt’s del 3,20% passando da 0,437 a 0,451 euro/litro ovvero 0,014 euro/litro che diventano 0,017 con l’aggiunta dell’IVA: il prezzo finale, in un mese, è passato da 1,410 a 1,429, ossia 0,019 euro/litro in più, circa 2 millesimi in più della variazione internazionale. “In sostanza – ha concluso Squeri –le variazioni dei … ercato i nternazionale ed all’innalzamento della componente IVA sull’aumento internazionale del prezzo del prodotto finito”.