Stop e contingentamento per i bonus fiscali natalizi, pasquali ed estivi, e per gli stipendi extra dei dipendenti pubblici
Niente più villeggiature, o ferie, in Grecia a spese del fisco. Il Governo greco ha varato, infatti, il pacchetto fiscale anti-crisi che dovrebbe, secondo le stime dei responsabili dell’economia di Atene, consentire il rientro dal deficit entro la soglia del 3% in coincidenza con il 2014 e che, al primo punto, ha posto la cancellazione o, nella migliore delle ipotesi, la riduzione, dei tradizionali bonus con cui il fisco greco consentiva a milioni di lavoratori e di pensionati di poter contare su entrate aggiuntive proprio in coincidenza con le vacanze natalizie, pasquali ed estive. Ebbene, questi veri e propri stipendi extra, differenti per entità e dinamica dalla tredicesima modello italiano, piuttosto simili a una sorta di bonus fiscale special, ora saranno contingentati, ridotti o definitivamente tagliati.
Anche l’Iva sotto scacco – Le misure, che entreranno in vigore con effetto immediato, determineranno tra l’altro l’incremento dell’aliquota dell’Iva del 2%. Quindi, nessuno sconto, come ipotizzato settimane or sono sarà riservato al popolo dell’Iva che, di fatto, può contare su 2,2milioni di contribuenti. Una quota significativa che, per anni, almeno un decennio, era sempre riuscita a dribblare le strette più volte rilanciate dall’Esecutivo in tema d’imposta sul valore aggiunto. Ora però i tempi sono cambiati. E comunque, artigiani, professionisti e piccole imprese individuali tireranno un sospiro di sollievo rispetto all’incremento dell’aliquota ipotizzato settimane or sono a Bruxelles.
Niente più vacanze a spese del Fisco – Ma la misura con il maggior impatto, non soltanto simbolico, ma monetario, che interesserà gli 8 milioni di contribuenti, riguarda il taglio dei bonus fiscali che, da almeno un decennio, accompagnano i contribuenti, sia dipendenti pubblici che privati, nei luoghi di villeggiatura. Ora però, a causa della crisi, i lavoratori del pubblico si vedranno il bonus ridotto a un massimo di 1000 euro l’anno, limite questo che non sarà possibile oltrepassare. Per i dipendenti pubblici, invece, i cui stipendi eccedono i 3mila euro al mese, il bonus-ferie sarà definitivamente cassato. Stessa sorte, peraltro, sarà sperimentata dai pensionati greci, un esercito di circa 3,5 milioni d’individui. Per loro l’ammontare del bonus vacanze sarà ridotto a 800euro l’anno e, in caso ricevano pensioni di 2.500 euro al mese, il bonus sarà cancellato con effetto automatico e immediato. Dalla misura zero-bonus saranno risparmiati i dipendenti del settore privato.
Sigarette, alcool e mattone più cari – Oltre ai tagli generalizzati sul versante delle spese pubbliche, il fisco incrementerà le sue aliquote anche sul tabacco, sulle bevande alcooliche e, per finire, sulle costruzioni abusive e irregolari. Una misura questa temuta dalle imprese attive nel settore dell’edilizia e che, a regime, dovrebbe ricondurre nelle casse dell’erario oltre un miliardo di euro. Si tratta però di stime.
Stefano Latini
Fonte: http://www.nuovofiscooggi.it/dal-mondo/articolo/grecia-giro-di-vite-del-fisco-il-rientro-da-deficit