Percorrendo le due litoranee che circondano le coste adriatica e ionica salentine che confluiscono in quel di S. Maria di Leuca, ritroviamo a distanza di pochi chilometri una dall’altra una successione di almeno 57 torri d’avvistamento che nel tardo medioevo (anche se alcune fonti parlano di alcune come sorte già nell’età normanna) e sino al tempo dei borboni, costituivano il primo baluardo difensivo costiero dei regni meridionali contro i nemici che nei secoli attaccarono la Terra d’Otranto.
Costruite in punti strategici e spesso alla sommità di precipizi sul mare o all’estremità dei piccoli promontori costieri detti volgarmente “punte”, al fine di consentire di avere la migliore visuale possibile anche verso l’orizzonte, per poter lanciare tempestivamente e nel modo più efficace possibile gli eventuali segnali di allarme sia da una fortificazione all’altra che verso l’entroterra, purtroppo oggi a causa del tempo, delle intemperie, dei caprifichi, dei vandali, e soprattutto dell’indifferenza storica di alcuni amministratori o dei privati che le hanno possedute, appaiono almeno in parte, in stato d’indecoroso abbandono ed alcune rischiano di essere irrimediabilmente cancellate dalla nostra storia.
Sono stati rari, infatti, gli interventi di recupero ed addirittura alcuni recenti restauri che per non enfatizzare definiremo poco accorti, purtroppo hanno snaturato il prospetto di alcune di queste preziose testimonianze del passato in nome di una poco comprensibile esigenza di funzionalità.
Giuseppe Alessio, capogruppo di maggioranza nel consiglio comunale di Tiggiano, proprio ieri ci faceva notare che sulla piccola porzione di costa del suo comune è collocata in una posizione incantevole per altezza e bellezza del luogo, Torre Nasparo risalente al 1565, durante la dominazione spagnola, purtroppo anch’essa ricoperta da caprifichi e piante che lentamente ma incessantemente aiutati dai fenomeni atmosferici la stanno sgretolando.
Ritiene, quindi, Giovanni D’AGATA componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori che sia giunto il momento di avviare una campagna regionale di recupero di questi monumenti sul mare al fine di costruire un percorso turistico unico nel suo genere sulle litoranee adriatica e ionica.
Per queste ragioni, lo scrivente si farà promotore presso il neo – assessore Lorenzo NICASTRO che ha anche delega al “Demanio Marittimo”, di un’opera d’intervento immediato al fine di reperire anche le risorse necessarie per garantire la salvaguardia di un frammento importante del patrimonio storico – culturale del Salento.
Giovanni D’AGATA
Componente del
Dipartimento Tematico Nazionale
“Tutela del Consumatore”