Corte dei conti. Relazione sul controllo eseguito sulla gestione finanziaria di ENEL S.p.A. per l’esercizio 2008

0
344

La Corte dei conti ha riferito al Parlamento sul risultato del controllo eseguito – in base all’art. 12 della legge 21 marzo 1958, n. 259 – sulla gestione finanziaria dell’ENEL S.p.A. per l’esercizio 2008. Nel referto la Corte ha evidenziato che nel corso dell’esercizio l’ENEL spa ha proseguito nell’aggiornamento dell’organizzazione, complessa e strutturata, del Gruppo, che ha ormai raggiunto, con la completa acquisizione di Endesa, una notevole dimensione prevalentemente internazionale. L’espansione delle sfere d’interesse del Gruppo ha comportato l’istituzione della Divisione Energie Rinnovabili e la costituzione delle funzioni ”
Up-stream Gas” e “Group Risk Management”, che ha la missione di assicurare l’efficace implementazione e gestione del processo di Risk Management a livello di Gruppo con riferimento a tutti i rischi finanziari, operativi e di business.
Gli organi di governance della Società continuano ad operare con regolarità e proficuità in un produttivo clima collaborativo. Come per gli esercizi precedenti, la corporate governance si è avvalsa del Codice di Autodisciplina, del Codice Etico, del Regolamento interno concernente le procedure ed i controlli per l’informativa societaria, del Modello Organizzativo ex d.lgs 231/01 e di altri regolamenti e procedure, previsti sulla base della normativa di legge vigente e delle disposizioni Consob. Particolare attenzione è stata rivolta, come in precedenza, alla ricerca ed all’innovazione; le spese di ricerca sostenute nel 2008 hanno riguardato progetti concernenti le tecnologie innovative nel campo della cattura e sequestro della CO2, della generazione da fonti rinnovabili, dell’idrogeno, della generazione distribuita, dell’efficienza energetica e del contenimento delle emissioni. Risultano rilevanti gli impegni assunti in sede di piano industriale e di programmazione degli investimenti.
La consistenza delle risorse umane è pari, al 31.12.2008, a n.75.981 dipendenti, con un incremento di 2.481 unità anche in conseguenza dell’acquisizione e cessione di società estere.
Dai dati di sintesi del bilancio di esercizio 2008 si rileva che al 31 dicembre 2008 l’indebitamento finanziario netto era pari a 49.967 milioni di euro, in riduzione di 5.824 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2007. L’elevato indebitamento del Gruppo è stato attenuato anche attraverso l’alienazione di partecipazioni in società ritenute non strategiche, accompagnato da una costante attenzione verso le opportunità offerte dal mercato finanziario, che ha comportato, da ultimo, la rimodulazione del debito stesso e l’adozione di diversi strumenti finanziari. Va altresì sottolineato che la Società, avendo avviato positivamente il percorso di riduzione del livello di indebitamento consolidato, ha ottenuto la conferma della fiducia da parte delle Agenzie di rating, le quali hanno mantenuto nei confronti della società stessa il livello “A”.
Al termine delle attività di controllo eseguite sulla gestione dell’Enel S.p.A. quale capogruppo del Gruppo Enel, riferita all’esercizio 2008 ed agli eventi più rilevanti avvenuti nel corso della prima parte dell’anno 2009, la Corte ha espresso un giudizio sostanzialmente positivo, a conferma anche di quelli manifestati negli anni precedenti. Come per gli esercizi precedenti, la Corte ha ritenuto utile richiamare l’attenzione su alcuni specifici argomenti – che potrebbero essere sempre oggetto di interventi migliorativi, in linea anche con gli obiettivi strategici dichiarati dalla società stessa -, quali:
· la progressiva riduzione dell’elevato indebitamento del gruppo, accentuato dalla completa acquisizione di Endesa, anche attraverso la dismissione di partecipazioni in società non strategiche;
· la razionalizzazione ed il potenziamento del sistema di recupero dei crediti commerciali, che hanno ormai raggiunto livelli elevati, con il contestuale accertamento dell’esigibilità di tali crediti, con particolare riguardo a quelli pregressi ed a quelli insoluti ed oggetto di contestazione o coinvolti in procedure concorsuali;
· l’adeguamento del fondo contenzioso legale in base all’evoluzione delle controversie, tenendo conto dei principi internazionali sulla definizione delle partite da considerare;
· il contenimento e la razionalizzazione dei costi per consulenze e prestazioni professionali (legali e tecniche), con un migliore uso delle risorse interne cui fornire i necessari strumenti di aggiornamento e di formazione continua;
· la vigilanza sui costi del personale ed in particolare del top management, specialmente per la parte variabile connessa alla produttività.
Fonte: www.cortedeiconti.it