Movimento Consumatori suggerisce a tutti coloro che sono ancora in possesso delle obbligazioni argentine, e che non abbiano già convertito i titoli nel 2005, di informarsi attentamente sulle condizioni della nuova offerta. L’adesione è, infatti, possibile solo fino al 7 giugno 2010 e, successivamente, le obbligazioni non scambiate saranno prive di valore
E’ partita la nuova offerta pubblica di scambio delle obbligazioni argentine. I risparmiatori coinvolti nel crac del 2001 che non hanno aderito all’OPS del 2005 potranno ricevere dalla stessa Argentina nuove obbligazioni di due diverse tipologie: titoli “Discount”, con scadenza 31.12.2033,che verranno assegnate in misura pari al 33,7% del valore dei titoli originari e con tasso d’interesse del 7,82% annuo, oppure titoli “Par”, con scadenza 31.12.2038, assegnate in misura pari al valore iniziale e con un tasso di interesse crescente a partire dal 2,26% (quest’ultime potranno essere assegnate per importi fino a 40.000 euro). Coloro che sceglieranno l’opzione Discount riceveranno anche ulteriori obbligazioni con scadenza 2017 (obbligazioni Global 2017) per gli interessi relativi al periodo 31.12.2003 – 31.12.2009, mentre chi sceglierà l’opzione Par otterrà una somma di denaro. In ogni caso gli obbligazionisti riceveranno ulteriori titoli PIL.
Il Movimento Consumatori suggerisce a tutti coloro che sono ancora in possesso delle obbligazioni argentine, e che non abbiano già convertito i titoli nel 2005, di informarsi attentamente sulle condizioni della nuova offerta. L’adesione è, infatti, possibile solo fino al 7 giugno 2010 e, successivamente, le obbligazioni non scambiate saranno prive di valore. Anche se i nuovi titoli offerti dalla Repubblica Argentina comporteranno una perdita per gli investitori ed avranno una scadenza a lungo termine, è necessario valutare attentamente l’offerta che può essere l’ultimo treno utile per evitare che i bond diventino carta straccia, priva di alcun valore.
Anche se non potrà essere in ogni caso recuperato quanto originariamente investito, l’adesione all’offerta non pregiudica in ogni caso la possibilità di fare causa contro le banche che abbiano negoziato i titoli. Proprio tali azioni in questi anni hanno consentito a molti risparmiatori di recuperare l’intero capitale investito, oltre interessi e rivalutazione Attenzione, però, ai tempi: il diritto al risarcimento del danno si prescrive a fine dicembre 2011.
Fonte: http://www.movimentoconsumatori.it/news.asp?id=4292#OFFERTA-PUBBLICA-DI-SCAMBIO-ARGENTINA–MOVIMENTO-CONSUMATORI-CONSIGLIA-L%E2%80%99ADESIONE.