Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, dichiara: ”E’ chiaro che la manovra va fatta, l’entita’ e’ quella giusta: si tratta di ripartire in maniera equilibrata i pesi tra ministeri, Regioni, Province e Comuni. Invece, dai numeri che ho, il sacrificio chiesto alle Regioni e’ assolutamente sproporzionato”.
”Sono sicuro – aggiunge Formigoni – che nel confronto con il governo ci sara’ modo di far pagare a tutti un sacrificio giusto, e’ l’Europa che ce lo chiede”. “Ad esempio sia chiesto lo stesso sacrificio ai ministeri, alle Regioni, alle Province, ai Comuni – ha detto – invece dall’analisi dei numeri che ho fatto, in questo momento il sacrificio chiesto alle
Regioni e’ assolutamente sproporzionato”. Formigoni si e’ detto “certo che nel confronto con il governo” ci sara’ modo di riequilibrare la manovra.
”La nostra posizione sulla manovra e’ costruttiva: in un momento come questo bisogna rimboccarsi le maniche”. Cosi’ il presidente della regione Piemonte, Roberto Cota. ”Sarebbe stato bello vivere in un altro momento storico per noi presidenti delle Regioni – ha aggiunto Cota – ma questa manovra e’ stata fatta con equita’, non si poteva fare altrimenti”.
la presidente della regione Lazio, Renata Polverini, afferma: ”Che effetto avra’ la manovra sulla Regione Lazio? Quella che avra’ su tutte le Regioni. Al momento e’ fortemente penalizzante”.
Il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, sostiene che ”non e’ neanche l’Europa, ma il fondo monetario internazionale, cioe’ una organizzazione priva di qualunque legittimazione democratica, che impone ai governi di fare manovre ‘lacrime e sangue’ per i lavoratori e i pensionati”.
”Siamo ancora in una fase interlocutoria, ma i sacrifici ci sono”, sottolinea il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo. ”Ci sono criticita’ – ha ammesso Tondo – inutile negarlo, ma prima di esprimere giudizi ultimativi e’ necessario conoscere bene i contenuti della manovra”. Il presidente, tuttavia, ha solo aggiunto che ”i sacrifici sono maggiori per le regioni ordinarie che per quelle speciali”.
Per il presidente della regione Abruzzo, Gianni Chiodi: ”la manovra finanziaria del Governo richiede grandi sacrifici e al momento il giudizio del sistema delle Regioni e’ di forte preoccupazione poiche’ lo sforzo richiesto e’ molto alto. L’Abruzzo pero’, visto che il livello di indebitamento aveva raggiunto livelli insostenibili, ha anticipato questo rigore nell’ultimo anno e mezzo, con risultati apprezzabili facendo grandi passi in avanti verso il risanamento”.
La presidente dell’Umbria, Catiuscia Marini, indica i contenuti ”pesantemente dolorosi” della manovra, la Marini ha detto di ritenere ”positivo il fatto che la Regioni abbia reagito in modo compatto”.
Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, commenta che si tratta di ”una manovra pesante, tardiva, non strutturale e soprattutto ingiusta. I tagli ai costi della politica, cosi’ tanto sbandierati, non ci preoccupano. In Toscana abbiamo gia’ iniziato a farli, in maniera consistente”.
Infine il president della regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, commenta l’ipotesi di introdurre un pedaggio sulla A3 Salerno-Reggio Calabria ”Lo contesteremo e lo faro’ io in prima persona”. ”Se e’ vera la notizia – ha detto – contesteremo questo pedaggio, dobbiamo essere pagati noi che attraversiamo la A3, ci vuole un bonus per chi la percorre”.
Fonte: http://www.regioni.it/newsletter/newsletter.asp?newsletter_data=2010-05-27&newsletter_numero=1586#art6