Manovra correttiva: misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria

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Pubblicato il Decreto-Legge 31 maggio 2010, n. 78 (in Gazzetta Ufficiale 31 maggio 2010, n. 125) intitolato “Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica”. Secondo quanto dichiarato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, non si tratterebbe della solita manovra finanziaria di aggiustamento dei conti pubblici, bensì in un intervento finalizzato al superamento della crisi dell’euro, provocata dalla speculazione. Con tale manovra, infatti, il Governo si prefigge l’obiettivo di ridurre il peso dello Stato nell’economia e nella società.

L’intervento anticrisi economica nel prossimo biennio dovrebbe provocare degli effetti finanziari strutturali per una somma complessiva pari 24,9 miliardi di euro, in quanto lo scopo precipuo della manovra è quello di ricondurre il rapporto tra indebitamento e PIL nel 2012 al di sotto del 3%, come previsto dal Trattato di Maastricht.
Il decreto legge de quo prevede dei tagli alla spesa pubblica ed una riduzione dei costi della politica e della pubblica amministrazione.
Tale riduzione, tra l’altro, verrà perseguita mediante i seguenti tagli:
riduzione e flessibilità negli stanziamenti di bilancio;
riduzione di spesa per la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Banca D’Italia. In particolare, è stata prevista una riduzione per gli stanziamenti dei singoli Ministri senza portafoglio e sottosegretari con un risparmio complessivo non inferiore a 50 milioni di euro, somme che saranno versate all’entrata del bilancio dello Stato.
modernizzazione dei pagamenti effettuati dalle pubbliche amministrazioni, attraverso la realizzazione di un servizio nazionale per pagamenti su carte elettroniche istituzionali, ivi compresa la tessera sanitaria;
riduzione del costo degli apparati politici ed amministrativi;
riduzione del 10% rispetto all’importo complessivo, erogato nel corso del 2009, dei compensi dei componenti degli organi di autogoverno della magistratura ordinaria, amministrativa, contabile, tributaria, militare e dei componenti del CNEL.
Sotto il profilo delle entrate, le misure anticrisi hanno come obiettivo precipuo il contrasto all’evasione fiscale e contributiva, lotta nella quale è prevista anche la partecipazione dei Comuni, a fronte di un maggiore introito sulle somme recuperate. Altre armi da utilizzare nella lotta all’evasione fiscale sono individuate nel rafforzamento delle verifiche incrociate fra Inps e Agenzia delle Entrate e nell’introduzione della tracciabilità dei pagamenti, mediante le fatture telematiche.
Sono state, invece, escluse nuove imposte o aumenti di quelle esistenti.
Inoltre, la manovra anticrisi prevede degli interventi fiscali a favore delle reti d’impresa, quali ad esempio:
per la prima volta, un regime di fiscalità di vantaggio per il Mezzogiorno;
misure per ridurre il peso della burocrazia;
il rifinanziamento del Fondo per le infrastrutture;
norme in materia di procedure fallimentari.
In materia di previdenza è stata prevista la riduzione delle finestre di uscita, mentre per quanto concerne il pubblico impiego, è stato stabilito il congelamento dei trattamenti economici per tre anni ed è stato introdotto un taglio per le retribuzioni pubbliche più elevate.
Sono state definite, altresì, le misure contro i falsi invalidi.
Il decreto, peraltro, ha prorogato di ulteriori 60 giorni il termine per la fissazione di misure contro l’abusivismo nel settore del noleggio con conducente e dei taxi, allo scopo di dare seguito ai lavori dell’apposito tavolo tecnico istituito presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
(Altalex, 3 giugno 2010. Nota di Elena Salemi)

Fonte: http://www.altalex.com/index.php?idu=143290&cmd5=ac265b1bc42e01dbe234216e9f6c78ee&idnot=11219