di Noemi Ricci
Burocrazia e tasse sono tra i fattori che più penalizzano il sistema produttivo italiano. Tra gli obiettivi della nuova manovra c’è appunto quello di ridurre IRAP e oneri burocratici per rilanciare gli investimenti, a partire dal Mezzogiorno per poi estendere in futuro la misura anche al resto del Paese.
Otto le regioni del Sud dove verrà ridotta l’aliquota IRAP (attualmente al 3,90%) fino ad azzerarla in caso di nuove iniziative produttive.
Si tratta di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Inoltre, le pratiche burocratiche per il rilascio delle autorizzazione per l’avvio di nuove attività verranno drasticamente ridotte.
La Sicilia aveva già intrapreso la strada delle riduzioni amministrative applicando esenzioni totali a diverse realtà imprenditoriali, oltre quelle consentite dalla legge, con fatturato non superiore ai 10 milioni di euro, in virtù della propria autonomia.
In generale, le amministrazioni regionali finora avevano il potere di modificare l’aliquota, aumentandola o diminuendola di un solo punto percentuale. Ora tale limite viene eliminato.
Il provvedimento mira ad alleggerire il pesante carico fiscale che grava attualmente sulle start-up, lasciando libere le Regioni di decidere autonomamente se applicare l’azzeramento dell’aliquota, o ricorrere a un sistema di esenzioni, detrazioni e deduzioni indipendentemente dal settore produttivo in cui opera l’impresa.
Perchè le Regioni possano iniziare a mettere in atto tale scelta è necessario attendere il decreto che stabilirà il periodo d’imposta di inizio.
Per quanto riguarda la burocrazia, il progetto si inserisce in quadro più ampio sul quale puntano Berlusconi e Tremonti: la totale autocertificazione per le Pmi con verifiche ex post dei requisiti.
Anche in questo caso sarà necessario attendere il decreto attuativo, che stabilirà anche i confini entro i quali sarà valida la misura.
Fonte: http://www.pmi.it/contabilita-e-fisco/news/7213/start-up-parte-dal-sud-lirap-zero.html