“E’ insostenibile”, “è iniqua”. Sulla manovra correttiva del Governo è netto e chiaro il giudizio del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, dopo l’incontro Governo-Regioni del 10 giugno.
”Tutti condividiamo le parole di Errani e la posizione dei presidenti delle Regioni e’ unanime”, ha aggiunto Formigoni. La serie storica dei dati degli ultimi anni dice che le Regioni hanno sempre fatto per intero la propria parte. Stiamo disponibili e pronti a farla fin da ora ma chiediamo che il provvedimento sia più equo su tutti e quattro i livelli di governo del Paese”.
Inoltre il federalismo fiscale rischia di essere ”spazzato via dal tavolo” dai tagli che la manovra correttiva impone alle Regioni, ha spiegato Formigoni in conferenza stampa al termine dell’incontro che le Regioni hanno avuto col Governo.
”Questa manovra non lo mette a rischio il federalismo fiscale, lo spazza proprio via dal tavolo”, ha aggiunto Formigoni. Ora, ha proseguito il governatore della Lombardia, ”dobbiamo lavorare tutti per cercare di recuperare questo progetto in cui crediamo”.
Le Regioni vogliono fare la propria parte e assumersi le responsabilità, ma in modo egualmente soppesato tra le altre tre componenti della spesa pubblica: ministeri, province e comuni. “C’e’ una emergenza nazionale, occorre salvare il federalismo fiscale e proporro’ ai miei colleghi, gia’ da martedi’ prossimo (15 giugno), di lavorare a questo salvataggio”. Le parole espresse dal presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani sono state condivise ”da tutte le Regioni che hanno approvato un documento sul tema”.
”Non e’ vero – ha concluso Formigoni, replicando a Tremonti – che le Regioni finora hanno avuto ed ora e’ giusto che paghino. I numeri dimostrano che le Regioni hanno fatto meglio di altri”.
Fonte: http://www.regioni.it/newsletter/newsletter.asp?newsletter_data=2010-06-10&newsletter_numero=1595#art3