La manovra è irricevibile e lo ribadiamo con forza e convinzione perché fa ricadere i tagli per oltre il 50% sulle regioni”. Al termine dell’incontro con il Governo al ministero degli Affari regionali (erano presenti i Ministri Fitto, Calderoli, e Tremonti), il Presidente Vasco Errani ha spiegato che, con i tagli di Tremonti, sono a “rischio” i servizi primari e fondamentali ai cittadini. L’incontro con Tremonti, Fitto e Calderoli, ha spiegato Errani, ha confermato “la distanza grandissima tra la manovra e le scelte unilaterali del governo e le regioni”. Il presidente della Conferenza delle regioni, insieme a Formigoni e Polverini, ha sottolineato che le Regioni sono pronte “a fare fino in fondo una lotta agli sprechi, ma questi tagli significano meno risorse alle pmi, al trasporto pubblico locale, ai servizi per l’ambiente, le infrastrutture, l’agricoltura”. Qui “non stiamo parlando di uffici o missioni all’estero”. Inoltre il federalismo fiscale “non ha piu’ spazi credibili per essere applicato”. Con i tagli previsti dalla manovra alle Regioni “l’applicazione del federalismo fiscale è a rischio. Anzi i margini sono ormai ridotti al lumicino”.
Per quel che riguarda la sanità, il risparmio sui farmaci e il blocco del turnover “creano fortissimi problemi. Sarà difficile gestire i servizi fondamentali e anche il pronto soccorso è a rischio”. Errani ha sottolineato che la posizione delle Regioni sulla manovra è “unanime” e alle critiche di Tremonti sull’aumento della spesa per l’invalidità ha replicato così: “Abbiamo applicato una legge dello Stato per conto dello Stato, scaricare questa responsabilità sulle regioni è ingiusto”. “vi chiedo – ha aggiunto Errani – di far capire alla gente che i tagli cadranno sui servizi ai cittadini”ed ha annunciato che si terrà “una Conferenza delle Regioni straordinaria il 15 giugno, e, a seguire, una conferenza stampa di tutti i Presidenti per informare sulle ricadute complete della manovra”. “Incontreremo poi i gruppi parlamentari di maggioranza e opposizione – ha aggiunto – e le forze economiche e sociali per rendere chiari e trasparenti le conseguenze dei tagli e concluderemo con un’altra conferenza stampa. Nel frattempo attiveremo un tavolo, che il governo si è detto disponibile a realizzare, e lì faremo delle proposte alternative”.
Tornando ai tagli, Errani li riassume così: “Nella manovra c’e’ scritto 5,2 miliardi per il 2011, 6,2 per il 2012 e 6,2 per il 2013. Altro che 5 miliardi l’anno come dice il ministro dell’Economia”. Errani fornisce anche le percentuali di riduzioni a carico di regioni e sanita’: “55% sul 2011, 42% sul 2012 e 41% sul 2013 a fronte di un peso del comparto regionale del 20%”. Quindi la proposta delle regioni è quella di portare avanti “una equa ripartizione tra tutti i comparti della Repubblica e noi siamo pronti a sottoscrivere un accordo domani mattina”.
Fonte: http://www.regioni.it/newsletter/newsletter.asp?newsletter_data=2010-06-10&newsletter_numero=1595#art2