“Fortissima preoccupazione e anche allarme per la manovra economica varata dal Governo”. Sono stati espressi il 2 Luglio dalle Regioni ricevute dal Presidente del Senato Renato Schifani. Lo riferisce il Presidente della conferenza Vasco Errani che denuncia: “c’è un punto decisivo per la Repubblica. Occorre che a tutti i livelli ci sia rispetto delle istituzioni e c’è in atto un’iniziativa che tende a delegittimare gli enti territoriali”.
Poi ribadisce: nella relazione sul federalismo del ministro Tremonti vi sono “giudizi che non condividiamo, ingiusti e ingenerosi”. Le Regioni, sottolinea Errani dopo aver incontrato il Presidente Schifani (insieme al Presidente della Lombardia Roberto Formigoni, al Presidente del Lazio, Renata Polverini, al VicePresidente della Sicilia Michele Cimino, e l’Assessore della Regione Sardegna, Giorgio La Spisa) e al “sono pronte a fare la loro parte. La manovra e’ necessaria. Il problema è’ che siamo di fronte ad una manovra squilibrata che taglia servizi essenziali per i cittadini e le imprese. Non e’ in corso una battaglia per tutelare l’ente regione ed e’ giusto ridurre i costi. Ma e’ bene che ciascuno faccia la sua parte”. Il presidente Schifani, dice ancora Vasco Errani, “nel pieno rispetto delle sue funzioni ha accolto, credo bene, le preoccupazioni che abbiamo espresso e credo che si farà interprete della nostra posizione”.
“Siamo pronti a farci carico, insieme al governo, di spiegare ai nostri cittadini la necessità di alcuni tagli e sacrifici ma non vogliamo essere costretti a tagliare la testa ai nostri cittadini”. E’ quanto ha affermato il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, al termine dell’incontro. La manovra, ha sottolineato Formigoni, “immutata, ci costringerebbe a tagliare servizi essenziali”.
“Abbiamo rappresentato al Presidente Schifani la posizione condivisa da tutti i governatori, io ho voluto aggiungere la preoccupazione per le difficoltà delle regioni con piano di rientro e per la tenuta del patto di stabilità”, ha detto il Presidente del Lazio, Renata Polverini. Questi elementi “rischiano di mettere in ginocchio le regioni e quindi anche Province e Comuni di queste regioni”. Per questo è necessario “un colloquio istituzionale per consentire alle Regioni di compiere il loro ruolo”.
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