In Italia, Napoli, Aosta, Pescara, Rimini, Roma, Firenze, Udine, Verona, Prato e Campobasso sono le città dove è più conveniente acquistare durante il periodo dei saldi, con sconti mediamente del 50%, mentre Milano, Imperia, Torino, Genova, Bologna, Terni, Rieti, Salerno, Potenza e Caserta sono tra le città meno propense allo sconto, dove lo stesso non supera mediamente il 30%. Lo affermano i dati statistici 2004-2010 resi noti da Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani che, con Lo Sportello delle Contribuente e lo Sportello delle PMI, monitora costantemente il fenomeno dei saldi in Italia.
In Europa, durante i saldi, conviene fare shopping a Londra, Atene, Valencia, Budapest e Varsavia dove si registrano sconti fino al 75%. Parigi, Oslo, Copenaghen, Zurigo e Ginevra sono le città meno convenienti dove lo sconto non supera il 30%.
I maggiori affari si fanno sul web dove è possibile acquistare prodotti inediti con sconti che vanno dal 50% al 75%.
“Con i saldi estivi si registrerà una lieve ma significativa ripresa dei consumi + 1,7% rispetto all’anno scorso – sostiene Vittorio Carlomagno, Presidente Contribuenti.it – La spesa per famiglia dovrebbe attestarsi intorno 220 euro, in quanto solo il 51% dei consumatori potrà permettersi di usufruire degli sconti stagionali. La gran parte dei prodotti scontati – spiega Carlomagno – non sarà comunque accessibile alle famiglie medie, anche a causa prosciugamento dei propri fondi per pagare le imposte e del proliferare dei giochi d’azzardo. Il 75% dei consumatori aspetterà comunque la fine dei saldi per fare acquisti, quando lo sconto sarà superiore al 50%”
Secondo i dati di Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, i saldi sono attesi soprattutto al Mezzogiorno (82%) seguito dal centro (78%) e dal Nord (77%).
Per quanto riguarda il budget acquisti, il 64% è orientato a spendere fino a 200 euro, il 14% più di 250 euro, mentre il restante 22% ha dichiarato di non sapere se potrà avvalersi dei saldi.
I saldi sono graditi particolarmente alle donne, con il 71%: acquistano principalmente scarpe (31%), borse (27%) e abbigliamento (25%).
«E’ importante scontare tutti i prodotti subito di almeno il 50% per incoraggiare gli acquisti – continua Carlomagno – Se i consumi non ripartono, non potrà ripartire l’intera economia. Molti consumatori hanno rinunciato da tempo ad acquistare, preferendo riciclare tutto ciò che hanno negli armadi».
Fonte: http://www.contribuenti.it/