Errani: Regioni confermano il giudizio negativo

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Le Regioni avevano preannunciato parere negativo unanime sulla manovra. Il presidente Vasco Errani, al termine della Conferenza delle Regioni (riunitasi nella mattinata del 22 Luglio) aveva spiegato “Confermiamo il parere negativo alla manovra da parte delle Regioni perché la manovra è insostenibile per i tagli pesanti che ci sono sui servizi, sulle imprese”. Tagli che avranno conseguenze “molto, molto negative”.  Nella Conferenza delle Regioni è stato confermata anche “la richiesta di un tavolo con il governo con l’obiettivo di cambiare i pesi qualitativi e quantitativi della manovra per quanto riguarda le regioni”. E le Regioni sono tornate a chiedere al Presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, l’istituzione della “Commissione sui costi di funzionamento delle istituzioni”, ricordando che Berlusconi si  era detto disponibile alla creazione di questo organismo. Quanto alle riforme Errani aveva sottolineato:”vogliamo il federalismo fiscale, siamo pronti ad accelerare ma l’impianto deve essere coerente, leggibile e trasparente per tutti: il Paese non può permettersi di fare errori sulla legge più importante che attiene la riforma decisiva della pubblica amministrazione. Vogliamo aprire subito la discussione per quello che attiene l’applicazione completa della legge 42 sul federalismo fiscale – ha ribadito Errani – ma vogliamo fare una discussione preventiva col governo sui punti che attengono i decreti attuativi delle Regioni e vogliamo partecipare alla discussione del decreto attuato del federalismo fiscale che riguarda i comuni e le province”.  Le Regioni sono convinte che il provvedimento per i comuni e le province sia importante “ma deve entrare in modo coordinato pienamente nell’impianto sul federalismo fiscale. Per esempio la legge 42 dice che la perequazione deve essere fatta dalle Regioni e deve garantire la sostenibilità all’impianto del federalismo fiscale. Altrimenti – ha concluso Errani – rischiamo di trovarci di fronte a provvedimenti che insieme rischiano di non reggere” (link al file audio delle dichiarazioni della mattinata: www.regioni.it/upload/errani22lug10.WMA)
Al termine della Conferenza Unificata (che si è tenuta nel pomeriggio del 22 Luglio) Errani conferma la posizione delle Regioni (cfr. notizia precedente) “ufficializzata” nel corso del confronto con l’esecutivo:”serve una trattativa vera per riequilibrare i pesi qualitativi e quantitativi della manovra”. “L’intenzione delle Regioni è realizzare un accordo con il Governo, il Paese ha bisogno di dialogo, ma noi vogliamo un confronto vero”. ha ribadito Errani. “Il vero problema è che per realizzare un confronto servono le condizioni ma come si gestiscono le competenze con un taglio così radicale di risorse?”, si è chiesto Errani.
Il Presidente della Conferenza delle Regioni poi ha reso nota la disponibilità del ministro Calderoli e del ministro fitto ad aprire un tavolo di confronto con le Regioni dal prossimo settembre: “le Regioni saranno coinvolte sul decreto attuativo della legge 42 del federalismo fiscale che riguarda i comuni”.
“Il federalismo – ha spiegato Errani – è uno e tutti dobbiamo contribuire a costruirne l’impianto. I decreti attuativi si devono inserire tutti nella stessa cornice perché non c’è un federalismo dei Comuni, uno delle Province ed uno delle Regioni. Siamo convinti – ha aggiunto Errani – che la legge Calderoli deve essere applicata nella sua interezza e, per questo, abbiamo chiesto al ministro di lavorare insieme”. “Abbiamo chiesto di lavorare insieme, tutti i livelli istituzionali, perché il federalismo non si può sfogliare come un carciofo, non se ne possono fare quattro…”.
“La legge delega sul federalismo – ha concluso Errani – deve essere applicata nella sua interezza; in modo coordinato tutti i provvedimenti che riguardano il federalismo devono inquadrarsi in una visione d’insieme. Mi sembra una richiesta seria e responsabile.  I decreti poi possono essere fatti anche non contemporaneamente ma entro uno schema unitario. Serve un impianto comune, si deve giocare su un campo unico, non su campi separati”.
Anche il Presidente dell’Anci, Sergio Chiamparino ha sottolineato che è “utile unificare i tavoli di confronto con le Regioni per accompagnare il percorso” (link al file audio delle dichiarazioni del pomeriggio: www.regioni.it/upload/errani220710.zip )

Fonte: www.regioni.it