In crescita la richiesta di lavoratori immigrati da parte delle imprese italiane. L’indicazione arriva dal rapporto Excelsior ad opera di UnionCamere e del Ministero del lavoro.
Secondo il rapporto infatti, quest’anno, le assunzioni di lavoratori impegnati dovrebbero segnare 181 mila nuovi ingressi, meglio delle previsioni, rispetto al dato di 158.600 del 2009.
Di conseguenza la percentuale di lavoratori stranieri sul totale dovrebbe salire al 23% circa dei nuovi posti con una contrazione dello 0,3% delle assunzioni di lavoratori italiani (circa 1.840 unita’ in meno secondo il rapporto).
Dato negativo per il lavoro stagionale dove e’ prevista una flessione del 7,2% pari a 13.500 unità . Nel 2010 quindi la domanda delle aziende dovrebbe segnare una nuova risalita del 21,3%.
“L’aumento della propensione ad occupare dipendenti stranieri e’ più marcato – precisa l’Aduc riportando quanto indicato dal rapporto Unioncamere – nelle imprese con almeno 50 dipendenti (il 26%, 7,3 punti in piu’ rispetto al 2009) anche se la richiesta riguarda le aziende di tutte le classi dimensionali”.
Nel dettaglio i 22.400 posti aggiuntivi che andranno ai lavoratori immigrati dovrebbero concentrarsi soprattutto nel settore dei servizi con un aumento di 16.400 unità e di 5.400 nel settore delle costruzioni.
“Sono soprattutto le piccole e medie imprese – scrive l’Aduc – (ossia fino a 249 dipendenti) ad assorbire l’aumento della forza lavoro, con un picco del 37,5% nelle aziende da 10 a 49 dipendenti. Nelle grandi imprese si segnalano invece variazioni negative”.
La ripresa dell’interesse per l’assunzione di immigrati evidenzia un processo di sostituzione lavorativa che pone l’accento sull’importanza di nuove norme più flessibili per la regolazione del flusso migratorio in Italia.