Rivolgendosi all’agenzia che gli aveva fornito un biglietto sbagliato uno sfortunato turista si è sentito ripondere “La colpa e’ sua che non ha controllato”. Il caso è stato segnalato dall’Aduc che in un comunicato stampa che ricorda ai turisti che quando si torna dalle vacanze e si sono riscontrati disservizi non ci si può accontentare delle semplici scuse. Per i pacchetti turistici – si legge nel comunicato dell’associazione – “si puo’ chiedere un rimborso, per quanto pagato in piu’, o un risarcimento per i danni subiti”. L’Aduc ricorda i “pacchetti turistici” sono regolati dal codice del consumo agli articoli che vanno dall’82 al 100. L’Aduc ricorda che l’agenzia viaggi o il tour operator deve fornire informazioni generali “sulle formalita’ necessarie al viaggio offerto, riguardanti i documenti necessari (passaporto, visto , etc.) e gli obblighi sanitari”. Ciò generalmente avviene attraverso la consegna di un opuscolo o di un catalogo le cui informazioni vincolano il tour operator e l’agenzia di viaggi. Se ci dovessero essere variazioni esse vanno comunicate per iscritto al consumatore prima della stipula del contratto o anche successivamente sempre che le modifiche siano accettate e sottoscritte dal consumatore. Quanto alla caparra, l’Aduc ricorda che il contratto deve indicare la cifra versata a titolo di caparra e che tale cifra non può superare il 25% del prezzo del pacchetto. Se si recede dal contratto la caparra viene trattenuta dal tour operator o dall’agenzia ma se è il tour operator ad essere inadempiente il consumatore ha diritto a pretere il doppio della caparra.
Roberto Cataldi – Studio Cataldi