Lenovo: la console oltre il Pc

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Lenovo ha annunciato che investirà nello sviluppo di una console per videogiochi destinata, inizialmente, al solo mercato cinese. Si chiamerà eBox e sarà realizzata da una azienda consociata creata per l’occasione, la Beijing Eedoo Technology Ldt. Secondo le dichiarazioni dei responsabili di Lenovo, la console dovrebbe essere disponibile sul mercato locale entro la fine del 2010, non userà il controller ma, tramite una videocamera, sfrutterà una tecnologia simile alla Kinect Motion che Microsoft sta utilizzando per la sua Xbox e sarà compatibile con le Tv ad alta definizione.

L’annuncio è da inquadrare nella politica di espansione verso mercati diversi che, già da quest’anno, riguarda, chi più chi meno, molti produttori tradizionali di Pc. D’altronde, i dati di vendita dei Pc per il secondo trimestre forniti recentemente da Gartner lasciano buone speranze soprattutto al settore dei mini-notebook, tablet, netbook, ovvero al comparto dei computer portatili, mentre server e Pc da scrivania, nonostante non registrino dati preoccupanti, crescono meno e, soprattutto, non garantiscono margini soddisfacenti.

Così, già da un pò Acer, Asus, Dell, Hp e Lenovo strizzano l’occhio a tutto ciò che è ludico (console) e mobile (smartphone in primis ma anche Tablet Pc ed eBook reader).

Da una parte i produttori tradizionali di Pc possono mettere sul tavolo contratti vantaggiosi con i fornitori cinesi, coreani e taiwanesi, grazie agli alti volumi di produzione che possono garantire, inoltre hanno delle politiche di canale storiche e ben consolidate e, potenzialmente, sono ben introdotti presso le aziende.

Ma dall’altra? Dall’altra c’è un’arena, quella del mobile e della telefonia ma anche quella delle console non è da meno, sempre più intasata e, almeno in Occidente, a rapido rischio saturazione, in cui le dinamiche di vendita sono molto diverse rispetto a quelle del mercato dei Pc, basti pensare a quanto le politiche degli operatori di telefonia, e della grande distribuzione, possano incidere sul successo di un terminale.

Gli spiragli possibili, dunque, per un vendor come Lenovo possono essere essenzialmente due. In primo luogo i mercati emergenti o tradizionalmente forti per un brand, gli Usa per Hp e la Cina per Lenovo e, in seconda battuta, l’esperienza e la presenza nel mercato enterpise.

Se, come chiunque si aspetta, i vendor di Pc punteranno soprattutto a quello e lasceranno da parte il mercato consumer, allora sarà il caso che i vendor di telefonia – Nokia, Apple, Rim e Samsung tra gli altri – inizino a fare sul serio in ambito business, rivendendo risorse e strategie e strizzando l’occhio ai tradizionali distributori It, molto più introdotti tra le aziende degli operatori di telefonia.

Fonte: http://www.lastampa.it/