Il mercato dei notebook negli Stati Uniti ha avuto nel 2009 un andamento piuttosto regolare, con picchi negli ultimi due mesi dell’anno – probabilmente generati dall’aumento delle vendite in previsione dei regali natalizi – che hanno fatto segnare un incremento anche del 70%. Poi, improvvisamente, un drastico cambio di tendenza: Apple annuncia iPad, e le vendite di computer portatili subiscono una sonora battuta d’arresto.
Da gennaio 2010, mese in cui è giunto l’annuncio del tablet di Cupertino, il trend è stato decisamente negativo e tutto ciò in particolar modo in seguito alla messa sul mercato dello stesso. Dal mese di aprile in poi, infatti, le vendite di laptop sono sì aumentate, ma con cifre prossime al 10%. In estate, poi, il crollo: se giugno e luglio hanno segnato aumenti rispettivamente del 5 e del 2 percento, agosto ha visto addirittura una diminuzione di 4 punti percentuali. E le prime settimane di settembre non sono andate certamente meglio, con cifre sempre in rosso.
Katy Huberty, l’analista che ha redatto il report per Morgan Stanley che mette in luce tali cifre, tiene però a sottolineare come le responsabilità dell’iPad siano soltanto parziali. A tale teorema si aggiungono le pagine del Wall Street Journal riportano inoltre le parole del CEO di BestBuy, Brian Dunn, secondo cui l’iPad avrebbe provocato una diminuzione delle vendite di portatili del 50%.
In un comunicato ufficiale, BestBuy ha in seguito tenuto a precisare che le parole riportate dai giornali non siano state esattamente quelle di Dunn il quale, però, non smentisce la veridicità delle cifre citate, offrendo dunque quantomeno conferma dell’andamento negativo in atto.
La situazione nel tempo potrebbe peggiorare ulteriormente: il lancio di nuovi dispositivi mirati a concorrere con Apple nel mercato tablet, ad esempio prototipi come il recente Galaxy Tab di Samsung, potrebbero portare a quella che molti definiscono una “cannibalizzazione” con la quale i tablet riuscirebbero a ritagliarsi una posizione di primo piano a discapito di notebook e netbook.
Fonte: http://www.webnews.it/