Il Ministero dell’Economia e delle Finanze pubblica i dettagli delle emissioni dei BTP a 15 anni, con scadenza 1 marzo 2026 e cedola annua del 4,5%. Hanno partecipato all’operazione oltre 180 investitori per una domanda complessiva di poco inferiore ai 10 miliardi di euro. Il 34% dell’emissione è stato assegnato ad asset manager e fondi d’investimento, mentre le banche si sono aggiudicate circa il 24% dell’ammontare complessivo. Il 37% circa è stato collocato presso investitori con un orizzonte di investimento di lungo periodo (fondi pensione e assicurazioni circa il 29%, banche centrali/istituzioni governative quasi l’8%), mentre la quota sottoscritta da hedge fund è stata pari al 4%. Il collocamento del titolo ha visto un’elevata partecipazione di investitori italiani, che si sono aggiudicati circa il 37% dell’emissione. Molto rilevante è stata anche la quota sottoscritta da investitori residenti in Gran Bretagna (30%). Della restante quota larga parte è stata collocata per lo più in Europa, in particolare in Germania (10%), Benelux (7%) e Francia (6%). Ai paesi scandinavi è andato il 5%, mentre gli investitori extraeuropei si sono aggiudicati il 3% dell’operazione. Il collocamento è stato effettuato tramite la costituzione di un sindacato, Banca IMI S.p.A, Citigroup Global Markets Ltd., Deutsche Bank A.G., Nomura Int. PLC e Royal Bank of Scotland PLC. hanno partecipato in veste di lead managers, mentre tutti gli altri Specialisti in titoli di Stato sono stati co-lead managers dell’operazione.