Fisco, Contribuenti.it: prostitute, popolo di evasori. Evasi in 10 anni 4,7 MLD di euro

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Prostitute, escort e hostess immagine: niente fattura in 9 casi su 10. In 10 anni hanno evaso 4,7 MLD di euro. “In Italia il 92% delle prostitute non rilascia la ricevuta fiscale nonostante la Cassazione abbia ritenuto tassabili i proventi” – denuncia Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani – “Siamo pronti a stipulare un patto col governo per stroncare l’evasione”. La classifica vede al primo posto le prostitute di Venezia con 97%, seguita da Genova con il 96%, Aosta con il 95%, Verona con il 94%, Roma con il 93%, Napoli con il 92%; Milano con il 91%, Palermo con il 89%, Torino con il 87% e Bari con il 70%. Complessivamente la classifica della illegalità fiscale – relativa sia a coloro che non hanno emesso fattura, sia a coloro che, emettendola, hanno maggiorato del 20% il compenso pattuito – stilata da Lo Sportello del Contribuente, vede al primo posto le prostitute, con il 92,3% degli evasori, seguite dalle escort (90,9%) e dalle hostess immagine (87,4%). “L’evasione fiscale è diventato lo sport più praticato dagli italiani. Nelle discussioni di tutti i giorni, supera finanche il calcio – continua Carlomagno – Abbiamo sempre creduto che i proventi della prostituzione fossero tassabili. Anche la Cassazione con la sentenza n. 20528/10 ci ha dato ragione”. Secondo i dati diffusi oggiAggiungi un appuntamento per oggi da Lo Sportello del Contribuente, 9 italiani su 10 chiedono più rigore nella lotta all’evasione fiscale: l’89% del campione giudica ancora insufficiente l’impegno del Governo nella lotta all’evasione fiscale, definendolo “poco” (47%) o “per niente efficace” (43%), a fronte del 10% di opinione contraria; un’azione inefficace è segnalata più diffusamente tra gli uomini (88% rispetto al 82% tra le donne), tra gli anziani (84%), e nel campione del Nord (91% rispetto al 78% nel Centro e al 86% nel Sud). Contribuenti.it chiede al Ministro Tremonti di convocare con urgenza il tavolo di trattativa “Fisco – Contribuenti” per accelerare l’istituzione de “Lo Sportello del Contribuente” per la lotta all’evasione fiscale presso tutti gli organi diretti ed indiretti dell’amministrazione finanziaria, estendere il redditometro a tutte le attività economiche, anche quelle discutibili sul piano morale, e valutare l’opportunità di sospendere tutti gli aiuti ed incentivi statali ai contribuenti che non pagano le tasse. Serve una riforma seria del sistema fiscale italiano, incentrata sul rispetto dei diritti del contribuente, l’introduzione di modelli di fiscalità dissociata e differenziata ed una contabilizzazione per cassa del recupero dell’evasione fiscale fatta al momento della sua effettiva riscossione e non prima.