Il mercato dei covered bond comincia a dare segnali di ripresa: dopo la stasi causata dalla crisi finanziaria, a partire dall’estate scorsa le banche hanno ricominciato a collocare titoli sul mercato. Un segnale positivo per l’accesso al credito delle famiglie. Questo strumento di raccolta è infatti di cruciale importanza per consentire alle banche il reperimento di fondi a basso costo e medio lungo-termine, garantendo così un costante afflusso di finanziamenti verso il settore privato a condizioni competitive. È quanto è emerso dal convegno ‘Securitisation and covered bonds 2010«, organizzato dall’Associazione bancaria italiana in collaborazione con l’Association for financial markets in Europe (Afme), che si conclude oggi a Roma. Tra i temi chiave: gli scenari e le tendenze nel mercato italiano e internazionale delle cartolarizzazioni e dei covered bond, le iniziative industriali per ripristinare la fiducia degli investitori, le riforme legali e regolamentari ed il modo in cui queste stanno cambiando le dinamiche interne al mercato dei capitali. Il mercato della cartolarizzazione mostra invece ancora qualche difficoltà nella ripresa, sebbene le ultime statistiche mostrino un timido ritorno delle emissioni internazionali collocate presso investitori che si erano azzerate per tutto il 2008 e la prima metà del 2009. «Questa tecnica -afferma il vice presidente dell’Abi, Giovanni Pirovano- sconta una significativa mancanza di fiducia non solo da parte delle Istituzioni pubbliche, ma in generale nell’opinione del mercato anche se i dati sulle insolvenze smentiscono tale percezione. La sfida che dobbiamo vincere è quella di far comprendere a tutti i nostri interlocutori istituzionali che tale tecnica finanziaria assumeva invece un ruolo decisivo per favorire l’erogazione dei finanziamenti alle famiglie e alle imprese». Il vice presidente ha anche auspicato che il Governo emani norme che favoriscano le banche nell’avviare iniziative di sospensione dell’ammortamento di mutui oggetto di operazioni di cartolarizzazione analogamente a quanto previsto nell’ambito del cosiddetto ‘piano famiglie Abì.
Fonte: AdnKronos