Fisco: il contribuente vince una causa su tre

0
339

In tribunale il contribuente ha la meglio sul fisco una volta su tre in primo grado e oltre il 44% delle volte in secondo. Sono quasi un milione le liti pendenti in materia tributaria nonostante in media basti solo un’udienza, o poco più, per definire il ricorso sia in primo grado che in secondo. Resta poi il ‘casò della Commissione Tributaria Centrale. Abolita 14 anni fa, di fatto sopravvivere per smaltire le liti di terzo grado arretrate. Nonostante la devoluzione dei contenziosi in attesa di giudizio alle competenti sede regionali, a seguito di una norma inserita nella Finanziaria 2008, restano ancora da trasferire dalla Commissione Centrale alle sedi regionali oltre 76.000 fascicoli. Non solo: nel 2009 ne sono arrivati alla ‘soppressà Commissione centrale 54 ricorsi ex novo. Sono alcuni dei dati contenuti nella «Relazione di monitoraggio sullo stato del contenzioso tributario e sull’attività delle Commissioni Tributarie», aggiornata al 2009 e messa a punto dal Dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia. Sono dunque 945.295 le cause pendenti presso le Commissioni tributarie. Rispetto all’anno precedente le cause in attesa di giudizio sono aumentate (+9.246). La maggior parte dei giudizi pendenti è in primo grado: 578.653. Per quanto riguarda gli esiti dei ricorsi definiti nel 2009 presso le Commissioni Tributarie provinciali, le pronunce favorevoli al contribuente e all’Ufficio raggiungono rispettivamente il 35,63% e il 39,17% del totale. «Limitando, tuttavia, l’analisi ai ricorsi definiti con una decisione di merito, il contribuente registra una percentuale di successo – si legge nel documento – superiore a quella degli uffici: 48,45% conto il 38,65%». Presso le Commissioni Tributarie regionali gli esiti risultano per il 44,21% favorevoli al contribuente e per il 42,08 favorevoli all’ufficio. «Nel secondo grado di giudizio, si evidenzia una percentuale di successo per il contribuente superiore a quella degli enti impositori, sia in generale che nei giudizi di merito», rileva il dossier delle Finanze. Le percentuali più elevate di esito favorevole al contribuente si realizzano nelle Ctp della Puglia (45,57%), della Sicilia (45,90%) e della Campania (41,14%). Nel secondo grado di giudizio, le percentuali maggiori di esito favorevole al contribuente si realizzano presso la Ctr del Molise (53,47%), la Ct di 2/o grado di Bolzano (50,93%) e la Ctr della Campania (49,20%). Analizzando i ricorsi nel 2009 per tipologia di tributi, emergono al primo posto i contenziosi sull’Irpef e le addizionali (17,98%), al secondo l’Irap (15,15%), seguita dall’imposta di Registro (8,06%). Per quanto riguarda lo svolgimento del contenziosi, nel primo grado di giudizio sono necessarie 1,56 udienze per definire ogni singolo ricorso e in secondo grado 1,20 udienze. Infine, per quanto riguarda i tempi di attesa per avere un giudizio, in media il tempo medio di un processo è di 928 giorni in primo grado e 630 in secondo.

di Manuela Tulli