Da oggi sarà possibile accedere alle sentenze emesse dalle commissioni tributarie anche a chi non è stato parte in causa. Lo garantisce una circolare del Ministero dell’Economia – dipartimento delle finanze n. 9 del 5 ottobre 2010 che specifica che le richieste dovranno pervenire corredate da numero indentificativo, sezione di deposito e anno. Da parte delle segreterie, invece, ci dovrà essere la cura di omettere i dati personali e gli estremi dell’atto nel rispetto delle norme sulla privacy e sulla sicurezza degli atti per cui si raccomanda che “rimane preferibile effettuare il rilascio a terzi di copia della sentenza che non contenga gli estremi identificativi dell’atto impugnato e tutti i dati personali relativi alla controversia” al fine di prevenire “eventuali utilizzi indebiti della sentenza da parte del richiedente qualora i dati sensibili contenuti non venissero oscurati successivamente dallo stesso”. Si tratta di una decisione che risponde alle diverse deposizioni della Cassazione e che trae la ratio dalla sentenza 141/1998 dove si riconsceva la possibilità di accedere agli atti dei fascicoli da parte di chiunque fosse interessato. Decisione appoggiata successivamente anche dalla Commissione stessa il 26 febbraio 2008.