Il Ministero dell’economia ha deciso di erogare un fondo di 40 milioni di euro a favore delle aziende ortofrutticole per aiutarle a superare lo stato di crisi in cui si trova il settore, conservare i livelli di occupazione e favorire la creazione di nuove realtà produttive. Il comparto ortofrutticolo è determinante per lo sviluppo dell’agroalimentare e il sostegno alla grande industria di trasformazione dei prodotti della terra. I fondi saranno gestiti dal Ministero delle politiche agricole che in collaborazione con le associazioni di categoria dovrà stabilire quali sono le aree del paese che hanno bisogno di maggior sostegno. Molto dipende anche da fattori contingenti e calamità naturali che possono aver inciso su alcune produzioni agricole nel 2010.
In Campania i produttori ortofrutticoli chiederanno risorse per prevenire gli effetti della nuova emergenza rifiuti, un fattore che incide in maniera rilevante sulle vendite se si considera che nel 2008, quando si è verificato lo scandalo delle strade invase dalla spazzatura, nel giro di un mese il 15% degli ordinativi venne annullato e con essi vennero disdette prenotazioni presso gli agriturismi nella misura del 32%. Oggi le aziende ortofrutticole campane vogliono evitare questo contraccolpo ed usare i soldi del governo per studiare piani di contrasto alla crisi. Nelle prossime settimane le associazioni dei produttori ortofrutticoli saranno convocate a Roma presso il Ministero delle politiche agricole, per decidere insieme agli organi istituzionali locali, la distribuzione dei fondi su scala regionale.
Alla Campania dovrebbe finire una somma di poco superiore ai 5 milioni di euro anche se bisogna dire che alcune misure di intervento saranno nazionali e aperte a tutti fino ad esaurimento dei fondi disponibili. Su questo aspetto si concentra in particolare l’attenzione del governo poiché il settore ortofrutticolo vive, soprattutto nel Sud, una condizione di estrema difficoltà determinata dalla scarsa competitività delle aziende e dalla concorrenza sleale che arriva ormai da diversi Paesi del mondo. In Campania sono almeno 50mila gli addetti che operano nel comparto ortofrutticolo e che in qualche modo vivono in una condizione di precariato poiché basta una stagione improduttiva per determinare scompensi all’interno delle imprese e diminuzione del personale.
Nella direzione di un piano di sostegno all’occupazione vanno anche gli interventi a favore dei giovani che vogliono avviare un’impresa ortofrutticola o sperimentare tecniche di sperimentazione biologica. Toccherà alle regioni lavorare sui bandi che i 40mln di euro provenienti dal governo possono attivare e trovare gli strumenti migliori per sostenere le realtà produttive ed impedire che un ambito economico di rilevante importanza per il Mezzogiorno entri in un circuito critico irreversibile.