BCE, VII Rapporto Sepa: la migrazione procede ma servono scadenze finali obbligatorie

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La Banca centrale europea (BCE) ha oggi divulgato il settimo rapporto sui progressi compiuti nella realizzazione di un’Area unica dei pagamenti in euro (Single Euro Payments Area, Area unica dei pagamenti in euro – SEPA). La SEPA permette alla clientela di effettuare pagamenti in euro con strumenti alternativi al contante a favore di qualsiasi beneficiario situato in un paese europeo, a partire da un singolo conto e utilizzando un unico insieme di mezzi di pagamento. Attualmente partecipano alla SEPA 32 paesi europei; oltre 4.400 banche hanno adottato lo schema per i bonifici e più di 3.000 hanno aderito a quello per gli addebiti diretti. Sono pertanto cospicui i risultati già ottenuti nella realizzazione della SEPA. Per il suo positivo completamento occorre, tuttavia, l’ulteriore intervento dei legislatori europei. Un calendario obbligatorio per la migrazione agli strumenti di pagamento SEPA impartirà un’accelerazione significativa alla transizione, consentendo di ultimare la SEPA preferibilmente entro la fine del 2012 per i bonifici ed entro la fine del 2013 per gli addebiti diretti.

Principali risultati ottenuti

Il settimo rapporto, intitolato Beyond theory into practice (dalla teoria alla pratica), mette in luce i risultati conseguiti in settori importanti. L’introduzione dell’addebito diretto SEPA nel novembre 2009 ha, ad esempio, consentito per la prima volta di effettuare pagamenti di questo tipo a livello transfrontaliero. Entro il 1° novembre 2010 sarà garantita per legge la raggiungibilità dei conti per gli addebiti diretti SEPA, il cui efficace utilizzo sarà quindi possibile in tutta Europa.
È stata inoltre affinata la struttura di governance con la creazione del Consiglio SEPA, che permette un coinvolgimento più formale nel dialogo SEPA dei rappresentanti ad alto livello di consumatori, esercenti al dettaglio, grandi imprese, PMI e pubbliche amministrazioni. Fra gli altri ambiti in cui sono stati compiuti progressi figurano il recepimento e l’attuazione della direttiva sui servizi di pagamento e la standardizzazione nel settore delle carte.

Sfide future e fattori chiave per il successo

Malgrado questi progressi, la migrazione alla SEPA come processo autoregolamentato non ha ancora toccato i traguardi che ci si attendeva inizialmente. Non sarà rispettata la scadenza del dicembre 2010 che il settore bancario si era autoimposto per l’uso generalizzato dei bonifici e degli addebiti diretti SEPA. Ad agosto 2010 appena il 9,3 per cento del totale dei bonifici trattati nell’area dell’euro si avvaleva della SEPA. Gli addebiti diretti SEPA, introdotti nel novembre 2009, rappresentano ancora una quota nettamente inferiore all’1 per cento delle operazioni di questo tipo elaborate complessivamente nell’area dell’euro. L’Eurosistema sostiene quindi appieno il lavoro dei legislatori europei per impartire lo slancio necessario al completamento del progetto SEPA. Un elemento fondamentale ai fini dell’adozione tempestiva e ordinata della SEPA è il regolamento che fisserà una o più date definitive per la migrazione, in cui cesserà l’uso degli strumenti di pagamento nazionali. L’Eurosistema confida anche che le autorità europee prenderanno in debita considerazione i timori espressi dagli operatori di mercato in merito al citato regolamento. Il successo della SEPA richiede inoltre la realizzazione dei seguenti elementi chiave: offerta di servizi di pagamento innovativi (ad esempio online o via cellulare), creazione di un circuito europeo di carte aggiuntivo e rafforzamento della sicurezza delle operazioni con carta, mediante la graduale abolizione della striscia magnetica dalle carte di pagamento europee. Gertrude Tumpel-Gugerell, membro del Comitato esecutivo della BCE, ha dichiarato: “La SEPA progredisce dalla fase di concezione e applicazione guidata dal mercato alla fase di migrazione obbligatoria, tesa ad assicurare che abbia effettivamente luogo la necessaria adozione. In questo momento la SEPA deve affrontare una serie di sfide specifiche, su cui soltanto l’azione congiunta del mercato e delle autorità di regolamentazione potrà avere la meglio. Auspico che la collaborazione costruttiva fra tutti i soggetti coinvolti si rafforzi ancora nei due o tre anni decisivi che si prospettano, affinché il nostro impegno comune ci aiuti a raggiungere l’obiettivo finale: un mercato europeo integrato e competitivo per i servizi di pagamento in euro che offra condizioni interessanti”. Il rapporto, pubblicato oggi in inglese, sarà prossimamente disponibile anche in altre lingue ufficiali dell’Unione europea.
Il rapporto e ulteriori informazioni sono reperibili nella pagina dedicata alla SEPA del sito Internet della BCE (www.ecb.europa.eu e www.sepa.eu).