L’Italia stanzia 100 milioni di euro per sostenere l’iniziativa internazionale contro la deforestazione nei Paesi in via di sviluppo. È il contributo alla ‘Partnership REDD+ð’ annunciato ieri dal ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, nel corso della riunione ministeriale organizzata nell’ambito decima Conferenza mondiale sulla biodiversità, in corso a Nagoya, in Giappone, su iniziativa delle Nazioni Unite. «Il governo italiano – ha spiegato il ministro – dimostra di voler contribuire concretamente all’immediata attuazione delle azioni ‘fast-start’ decise al vertice di Copenaghen contro i cambiamenti climatici». All’evento hanno preso parte decine di delegati in gran parte provenienti dai 69 Paesi coinvolti nella creazione di un modello operativo, tra cui Giappone, Usa, Brasile e Indonesia, ribadendo l’impegno per la Partnership affinchè lavori alla riduzione delle emissioni di gas nocivi causate da deforestazione e degrado di boschi e foreste come parte degli sforzi per frenare il cambiamento climatico. «La protezione delle foreste deve essere una priorità della comunità internazionale dal momento che la deforestazione è ritenuta la causa di circa il 20% delle emissioni mondiali di gas all’origine dell’effetto serra e del surriscaldamento del pianeta. La Partnership – ha continuato il ministro – è lo strumento giusto per perseguire questi obiettivi». La piattaforma comune approvata nella riunione di Nagoya sarà la base dei colloqui delle Nazioni Unite a Cancun, in Messico, che da fine novembre partiranno per negoziare un’intesa che subentri al Protocollo di Kyoto, la validità sul taglio alle emissioni scade nel 2012. Dall’istituzione della Partnership, decisa lo scorso maggio, «sono stati fatti numerosi progressi in termini di qualità delle scelte assunte, riconoscendo finalmente l’importanza nella lotta alla deforestazione di un coinvolgimento attivo delle popolazioni indigene che dalle foreste stesse – ha concluso Prestigiacomo in una dichiarazione – traggono i propri mezzi di sostentamento». Domani, invece, il ministro parteciperà alla sessione ministeriale della Convenzione sulla biodiversità (Cop10).