Potrebbe slittare alla prossima settimana il parere delle regioni sul decreto legislativo in materia di autonomia tributaria e costi standard della sanità, all’ordine del giorno della Conferenza unificata di domani. A spiegarlo è stato il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome, Vasco Errani, al termine della riunione dei governatori tenutasi questa mattina in seduta straordinaria, spiegando che in attesa di una risposta del governo sulla richiesta di incontro avanzata ieri dai presidenti e inoltrata al ministro per i Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto, le regioni hanno chiesto di poter rimandare il parere. «Noi abbiamo chiesto un incontro urgente con il governo prima del parere sul decreto -ha sottolineato Errani- perchè la manovra e i tagli incidono in modo netto anche sulla questione del federalismo fiscale regionale. Sono in corso verifiche da parte del governo ma visto che non è possibile fare questo incontro nelle prossime ore -ha continuato- abbiamo chiesto, e il governo sta lavorando in questa direzione, di posticipare il parere alla prossima settimana». Intanto i governatori oggi hanno proseguito nell’esame del decreto legislativo: «Abbiamo fatto un buon lavoro -ha concluso Errani- continuando a lavorare sul documento e sui punti critici per costruire i nostri emendamenti». Oltre al decreto sul federalismo regionale, la conferenza si è poi occupata di discuretere anche sui costi standard in sanità, tagli della manovra e Patto di stabilità. «Noi siamo pronti, lo scenario non è cambiato, e anzi oggi abbiamo lavorato entrando di più nel merito del decreto sul federalismo fiscale e individuando i punti del documento che per noi sono insoddisfacenti»: a spiegarlo è il coordinatore degli assessori regionali al Bilancio, Romano Colozzi. «Si tratta di 15 punti – ha spiegato Colozzi – insoddisfacenti, perchè su alcuni non abbiamo avuto risposte, su altri le abbiamo avute ma parziali». Oltre alle grandi questioni riguardanti Livelli essenziali di assistenza e Livelli essenziali delle prestazioni, l’assessore cita il fatto che non sia stata inserita l’Ires nel paniere dei tributi, che non siano state previste compensazioni su basi imponibili di altri enti nè si sia avuta chiarezza su alcuni meccanismi di perequazione. «Su tutto questo – conclude Colozzi – formuleremo una serie di emendamenti in vista dell’incontro con il governo che speriamo si tenga comunque nei prossimi giorni; per quanto riguarda infine il federalismo municipale, credo che ci sarà nelle prossime ore qualche ‘abboccamento’ anche con i Comuni».