Sono tornati a riunirsi, stamani, i presidenti delle Regioni per la Conferenza ordinaria, con un fitto ordine del giorno. Intanto, il governo ha concesso il rinvio del punto relativo al decreto sul federalismo fiscale regionale, che era previsto all’ordine del giorno di oggi pomeriggio. Lo ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani, al termine della seduta. Lo steso Presidente ha ribadito la necessità di un confronto integrato sui decreti attuativi della legge 42. «È necessario un percorso comune Governo, Regioni e Autonomie locali», ha concluso Errani, secondo il quale la richiesta avanzata oggi dall’Anci di dare vita ad una Conferenza Unificata straordinaria con all’ordine del giorno il federalismo è «una richiesta che le Regioni fanno da mesi». È anche possibile che a metà della prossima settimana i presidenti delle Regioni incontrino alcuni esponenti del governo per tornare a parlare dei tagli imposti dalla manovra e tentare di ottenerne una revisione. «Un coinvolgimento effettivo ed immediato delle Regioni, dei Comuni e delle Province nel processo di elaborazione delle proposte in materia di riforma fiscale». È questa la richiesta contenuta nella lettera che Sergio Chiamparino, Giuseppe Castiglione e Vasco Errani, rispettivamente presidenti di Anci, Upi e Conferenza delle Regioni, hanno inviato al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Dopo aver condiviso l’intenzione del Governo di avviare una riforma fiscale che «consideriamo necessaria» e dopo aver preso atto che l’esecutivo «ha avviato il confronto su tali temi coinvolgendo le parti sociali» i tre presidenti ritengono però necessario «richiamare l’attenzione sull’importanza di tenere insieme la riforma fiscale con l’attuazione in corso del federalismo fiscale, che riconosce agli Enti territoriali autonomia finanziaria e fiscale». «Questo – sottolineano Chiamparino, Castiglione ed Errani – è un obiettivo fondamentale per migliorare le condizioni di funzionamento dell’intero sistema fiscale ed amministrativo in ambito centrale e locale e per assicurare un graduale alleggerimento della pressione fiscale sui cittadini e le imprese». Da qui la richiesta di un coinvolgimento di Anci, Upi e Regioni con l’auspicio «che si possano condividere proposte, idee e dati per approfondire le principali questioni e ricercare le possibili soluzioni in un quadro di leale e reciproca collaborazione con tutti i livelli di governo». Tra i punti importanti che dovrà affrontare la conferenza unificata del pomeriggio c’è il parere sul decreto che contiene l’accordo di integrazione per gli immigrati e il documento sulle liste di attesa in sanità , che ha già ricevuto stamani il via libera dei presidenti delle Regioni.