Regioni: Bruxelles multa l’Italia per il mancato recupero degli aiuti alle municipalizzate

0
552

La Commissione europea ha deciso di chiedere alla Corte di giustizia di multare l’Italia per l’incompleta applicazione di una decisione del 2006, che imponeva il recupero di aiuti di Stato concessi alle aziende municipalizzate. Lo ha reso noto oggi la stessa commissione Ue. Bruxelles, in particolare, ha chiesto alla Corte di applicare una multa forfettaria di 7.140 euro al giorno sul periodo che va dalla prima sentenza della Corte, emessa nel 2006, e il momento in cui i giudici del Lussemburgo si esprimeranno sul nuovo ricorso inoltrato oggi dalla Commissione. Inoltre, Bruxelles ha chiesto alla Corte, trattandosi di un caso legato al mancato rispetto di una precedente sentenza, di chiedere all’Italia di pagare una penalità di 65.280 euro al giorno dal momento in cui sarà emessa una nuova sentenza e sino a quando il governo italiano non si metterà completamente in regola. Il caso al centro del nuovo deferimento dell’Italia alla Corte di giustizia Ue del Lussemburgo riguarda gli aiuti pubblici ricevuti dalle municipalizzate negli anni ’90 (esenzione dall’imposta sul reddito e prestiti a tasso agevolato concessi dalla Cassa depositi e prestiti) e giudicati illegali dalla Commissione europea nel 2002. Nel 2006 la Corte ha poi confermato la decisione dell’esecutivo europeo chiedendo all’Italia il recupero di tutti gli aiuti versati, attraverso le due agevolazioni sopracitate, alle aziende municipalizzate. I ritardi registrati nel recupero degli aiuti hanno poi spinto la Commissione nel 2007 ad aprire una seconda procedura d’infrazione contro l’Italia per la mancata applicazione della sentenza della Corte. Le sanzioni proposte oggi – si legge in una nota di Bruxelles – tengono conto della gravità dell’infrazione, del periodo già trascorso dalla prima sentenza della Corte e della situazione dell’Italia. La Commissione – si legge ancora nella nota – ha inoltre attribuito una particolare importanza ai progressi già compiuti dalle autorità italiane negli ultimi anni. Secondo quanto si è appreso, l’ammontare degli aiuti ancora da recuperare oscilla tra i 40 e i 50 milioni di euro rispetto a un importo iniziale pari ad almeno il doppio.

Fonte: Ansa