Unicredit: aggiornate le quote Mediobanca e Gemina con Banca Unica. Tra gli obiettivi, territorialità e Est europeo

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Unicredit ha comunicato alla Consob un quadro aggiornato al primo novembre delle quote possedute in Mediobanca e Gemina, dopo il riassetto ‘Insieme per i Clientì che ha dato vita in tale data alla Banca Unica tramite la fusione di sei istituti controllati in Italia, oltre che all’incorporazione di Unicredit Partecipazioni. La quota in Mediobanca è sostanzialmente invariata, al 8,697%, rispetto all’8,687% dichiarato alla Commissione nel novembre del 2008. È stata poi comunicata all’autorità di mercato la crescita al 3,412% della quota in Gemina, rispetto al 2,069% comunicato il primo novembre 2008, anche se tale partecipazione era di fatto già fotografata nel patto parasociale della holding. Intanto l’istituto di credito annuncia che con il progetto Banca Unica vuole puntare maggiormente alla territorialità. «Oggi – ha dichiarato Gabriele Piccini, country chiarman Italia di Unicredit in un’intervista sul sito della banca, Uninews – in un mondo che cambia e ci chiede sempre di più la vicinanza alla dimensione locale è diventato indispensabile rafforzare il nostro legame con i territori e le comunità che li abitano. Ci siamo resi conto che alla specializzazione per segmento di business andava affiancata anche una nuova variabile, che è la specializzazione territoriale. Per fare un esempio, non basta essere qualificati nel fornire servizi bancari alle piccole imprese. Le piccole imprese della Sicilia sono diverse da quelle lombarde e da quelle trentine. Essere più vicini al territorio ci permette di conoscere meglio queste diversità». Tra gli obiettivi resta fermo anche quello dei mercati dell’Est europeo, come ha spiegato lo stesso direttore generale del Gruppo, Roberto Nicastro: «Vediamo un grande potenziale di sviluppo nel centro e nell’est europa. Per i prossimi anni ci aspettiamo un riequilibrio delle grandi aree del gruppo a livello di redditività, anche se il contributo del centro ed est europa rimarrà importante». Intanto, nelle prossime settimane, annuncia ancora Nicastro a margine del forum italo-turco, sarà nominato il successore del responsabile del corporate investment banking Sergio Ermotti, in uscita dal gruppo.