Tlc: il Ministero dello sviluppo firma l’accordo per banda ultralarga

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Il “Tavolo Governo – Operatori per l’implementazione di reti di nuova generazione nel Paese” presieduto dal Ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani e composto dagli amministratori delegati delle principali aziende italiane di tlc, ha sottoscritto oggi un Memorandum of Understanding in cui è stata decisa la costituzione di un veicolo societario – secondo le modalità della partnership pubblico-privata – per la realizzazione di un’infrastruttura passiva per lo sviluppo di reti a banda ultralarga, con l’obiettivo di coinvolgere le Regioni, gli Enti locali e le Istituzioni finanziarie pubbliche e private.
Il veicolo societario effettuerà gli investimenti necessari per implementare tale infrastruttura (opere civili di posa, cavi in fibra spenta, canalizzazioni verticali negli edifici e locali per la terminazione delle fibre ottiche) con caratteristiche di neutralità, apertura, economicità, efficienza ed espandibilità.
E’ il secondo decisivo passo per l’attuazione del piano “Italia digitale”, dopo quello che il Governo sta operando con successo insieme alle Regioni per il superamento del digital divide nel nostro Paese (oltre 2 milioni di italiani già usciti dal digital divide da inizio legislatura e risorse stanziate e cantieri in apertura per fare uscire dal dd altri 1,2 milioni di italiani entro la metà del 2011). L’Italia segna in questo modo un passaggio fondamentale per raggiungere gli obiettivi definiti dall’Agenda Digitale europea, affinché – entro il 2020 – il 50 per cento degli italiani possa abbonarsi a servizi con velocità superiore a 100 Mbps.
Il MOU prevede l’immediata istituzione di un Comitato Esecutivo – presieduto dal Ministero e al quale parteciperanno un rappresentante per ciascuno degli operatori firmatari – che dovrà definire, entro tre mesi, un piano esecutivo del nuovo veicolo societario completo di tutti gli aspetti tecnici, economici ed operativi, il modello di governance e il business plan, anche in funzione del quadro regolamentare per l’accesso alle infrastrutture e alle reti che sarà definito dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
Il veicolo opererà rispetto agli investimenti delle singole aziende secondo il principio di sussidiarietà, al fine di ottimizzare gli interventi ed evitare duplicazioni delle infrastrutture. La base di discussione sarà il documento definito dal gruppo tecnico approvato il 17 settembre scorso.
Il MOU sarà presentato anche agli operatori medi e piccoli – che convocheremo la prossima settimana – i quali hanno già condiviso il documento tecnico preliminare e chiedono di partecipare a pieno titolo al progetto “Italia digitale”.