Nel 2009 il debito pubblico italiano è arrivato al 116%, mentre il deficit italiano ha raggiunto quota 5,3%. Sono i dati diffusi da Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea, che riprendono quelli resi noti lo scorso 22 ottobre. Per quanto riguarda il debito, l’Italia risulta essere così seconda solo alla Grecia (126,8%), mentre è seguita da Belgio (96,2%) e Ungheria (78,4%). In particolare, il debito pubblico italiano ammonta per il 2009 a 1.763.559 milioni di euro, mentre il pil a 1.520.870. Nel 2008, invece, il debito, calcolato al 106,3% del pil, era pari a 1.666.461 milioni di euro con un pil di 1.567.851. Il deficit italiano, dunque, nel 2009 ha fatto segnare -763.559 milioni di euro (-5,3% del pil) rispetto ai -42.694 del 2008 (-2,7% del pil). Lo scorso anno la spesa pubblica è stata calcolata al 51,9% del pil e le entrate al 46,6%, contro rispettivamente il 48,8% e il 46,2% del 2008. Per quanto riguarda i dati aggregati, nel 2009 il deficit è stato pari al 6,3% per i paesi dell’eurozona e al 6,8% per l’Ue a 27, mentre il debito è stato rispettivamente del 79,2% e del 74%. Rispetto al 2008, quindi, si è registrato un aumento sia di deficit che di debito e una diminuzione del prodotto interno lordo. Nell’eurozona il rapporto deficit/pil è aumentato in un anno dal 2,0% al 6,3%, e il debito dal 69,8% di fine 2008 al 79,2% di fine 2009. Nell’Ue a 27 stati membri, invece, nello stesso periodo il rapporto deficit-pil è passato dal 2,3% al 6,8% e il debito dal 61,8% al 74,0%. Intanto arrivano anche i dati dell’inflazione annuale che, secondo i dati diffusi sempre da Eurostat, il mese scorso e’ salita rispettivamente all’1,9% e ad al 2,3% rispetto all’1,8 ed al 2,2% di settembre. Un anno fa, l’inflazione era a -0,1% nell’area euro e allo 0,5% nei 27. In Italia, l’inflazione e’ salita al 2% a ottobre, rispetto all’1,8% di settembre, mentre a ottobre del 2009 era dell’1,6%. Il tasso di inflazione annuale piu’ basso e’ stato registrato il mese scorso in Irlanda (-0,8%), Lettonia (0,9%) and Slovacchia (1%), mentre il piu’ alto in Romania (7,9%), Grecia (5,2%) ed Estonia (4,5%). A livello nazionale, invece, l’inflazione ad ottobre si attesta al +1,7%. Lo rende noto l’Istat in un comunicato dove specifica che gli aumenti più significativi rispetto al mese precedente sono stati rilevati per Bevande alcoliche e tabacchi (+1,6%), Istruzione (+1,1%) e Ricreazione, spettacoli e cultura (+0,6%). Prezzi in calo invece per Comunicazioni (-0,9%) e Trasporti (-0,1%). Rispetto all’ottobre 2009 si confermano gli aumenti in Bevande alcoliche e tabacchi e Trasporti (per entrambi +3,9%), Altri beni e servizi (+3,6%) e Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+2,7%); mentre per le Comunicazioni i prezzi al consumo sono scesi del 2,6%. Nell’ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti più elevati rispetto all’ottobre 2009 si sono verificati nelle città di Aosta (+3%), Trieste (+2,2%), Firenze e Napoli (per entrambe +2,1%); le variazioni più moderate hanno riguardato le città di Campobasso (+1,1%), Potenza (+1,3%), Bologna e Palermo (+1,4%).