Buone notizie per 950mila contribuenti italiani, entro Natale otterranno rimborsi fiscali per 2,1 MLD di euro. La Giustizia Tributaria ha costretto l’Amministrazione finanziaria ad erogare i rimborsi fiscali per circa 950 mila contribuenti che hanno presentato e vinto ricorsi tributari fino al 30 ottobre 2010, ridando linfa all’economia ed al commercio.
Lo annuncia Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani che con i professionisti di KRLS Network of Business Ethics assiste da tempo tutti coloro che vogliono ottenere celermente i rimborsi fiscali attraverso la strada giudiziaria. I 2,1 MLD di rimborso da parte del Fisco riguardano in gran parte l’IRPEF, IRES e Addizionali.
Dal 2003, i contribuenti maggiormente penalizzati dai mancati rimborsi dei crediti fiscali sono quelli residenti in Campania, con +182,3%. Secondo e terzo posto spettano rispettivamente a quelli residenti nel Lazio con + 176,8% ed in Valle d’Aosta con +169,4%. A seguire nell’Emilia Romagna con +167,3%, nella Toscana con +167,1%,nella Liguria con +165,2%, nella Sicilia con +164,8%nelle Marche con +163,2%, nella Puglia con +152,8%, nell’Abruzzo con +144,2%, nel Piemonte con +132,2%, nel Veneto con +99,5%, ed in Lombardia con +94,5%.
Senza la via giudiziale i tempi di attesa per i rimborsi fiscali sono biblici. Bisogna attendere fino a oltre 28,2 anni per un rimborso Irpef ‘consistente’ e mediamente 13,8 anni per uno ‘piccolo’.
Secondo le stime pubblicate sul periodico “Contribuenti.it” di dicembre, l’Italia ha il ‘primato mondiale’ per la lentezza nei rimborsi fiscali, seguita dalla Turchia (4 anni), dalla Grecia (3,1 anni), dalla Spagna (2,2 anni), dalla Francia (1,7 anni), dall’Inghilterra i (1,3), dalla Germania (1 anno), dall’Austria (0,4 anni), dagli Usa (0,2 anni) e dal Giappone (0,1).
Per garantire rimborsi rapidi e sicuri, ma sopratutto per non cadere nelle truffe telematiche, l’Associazione Contribuenti Italiani consiglia di ricorrere alla Giustizia Tributaria, che mediamente decide entro un anno. Una volta ottenuta la sentenza favorevole, il Fisco deve procedere ad erogare il rimborso nel termine di 90 giorni con le modalità indicate dal contribuente. E’ preferibile riscuotere il credito tramite vaglia cambiario.
In nessun caso – ricorda l’Associazione Contribuenti Italiani – dovranno essere richieste ai contribuenti “le coordinate bancarie o altri dati sensibili via e-mail”. Per garantire una maggiore divulgazione dell’informazione, l’ Associazione Contribuenti Italiani, annuncia di aver raddoppiato i funzionari presenti presso Lo Sportello del Contribuente e di aver rinnovato il magazine “Contribuenti.it”.
FONTE: Associazione Contribuenti Italiani