”Abbiamo dato il via libera ad un piano importante dalle cifre rilevanti”. Cosi’ il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha annunciato in una conferenza stampa a Palazzo Chigi, il via libera dell’esecutivo al piano nazionale per il sud. ”Stiamo mantenendo tutti gli impegni che avevamo preso con il Parlamento” ha aggiunto Berlusconi, sottolineando che si ”tratta del controfaccia” del federalismo fiscale e ”stiamo facendo di tutto per tenere unito il paese”.
Sono pari a circa 100 miliardi di euro le risorse previste, di cui ”20 sono in programmazione e altri ottanta o non sono stati spesi o sono bloccati da mille rivoli”, ha poi spiegato il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto.
”Il governo, attraverso il piano, stabilisce le grandi priorita’, come infrastrutture, legalita’, ambiente, beni culturali, turismo e rafforzamento della pubblica amministrazione. Molte volte – ha aggiunto Fitto – c’e’ il rischio che si dica di voler fare qualcosa, si assegnano ai diversi livelli istituzionali le risorse ma poi vengono disperse. Noi dobbiamo recuperare senso di responsabilita”’.
TREMONTI, RISORSE RILEVANTI. SOSTEGNO CREDITO IMPOSTA FISCALI.
”Le risorse finanziarie sono di grande rilevanza e di crescente rilevanza dato che i trasferimenti europei attesi nei prossimi anni sono in salita”. Ha detto il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti evidenziando l’importanza del piano per il Mezzogiorno approvato dal Consiglio dei ministri.
Il ministro ha sottolineato che per attuare il piano ci sara’ ”una concentrazione di tutte le risorse. Le risorse finanziarie sono di grande e crescente rilevanza e i trasferimenti europei nei prossimi anni sono attesi in ascesa”. ”Il problema per il Sud non e’ nella quantita’ di capitali ma nel loro utilizzo. Abbiamo verificato che in alcuni casi vengono utilizzati mali e in altri non sono proprio utilizzati”. ”Per quanto piu’ possibile si lavorera’ per la sostituzione dei meccanismi di incentivi di trasferimento a pioggia con quelli di sostegno di credito d’imposta fiscali”.
”META’ ALIQUOTA SUI CAPITALI DESTINATI AL SUD”.
”La Banca del Mezzogiorno e’ un’idea che circola da anni. Abbiamo perso le elezioni, e’ stata affossata, abbiamo tentato di seguire alcune vie non e’ mai stata fatta una banca. Noi l’abbiamo fatta”. Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti conferma che la Banca del Sud sara’ presto operativa e, nella conferenza stampa che sgue il Cdm che ha approvato il piano per il Sud, spiega che ”martedi’ Poste e Iccrea formalizzeranno la richiesta per il Mediocredito Centrale”.
Per Tremonti Mediocredito ”sara’ la struttura di testa e fara’ credito sotto forma di garanzie a medio lungo termine in collegamento con la banca europea degli investimenti”. Il ministro conferma poi che ”se la questione va in porto, come noi auspichiamo, si chiamera’ Banca del Mezzogiorno, una cosa mai fatta e se va bene come noi pensiamo e’ un passaggio importante per lo sviluppo del Sud”. Per quanto riguarda il meccanismo di erogazione, Tremonti spiega che si prevedera’ una ”fiscalita’ di vantaggio sul risparmio in favore del Mezzogiorno, cioe’ i capitali se destinati al Sud pagano meta’ aliquota”.
FONDI RICERCA, SCUOLA E BANCA TRA LE PRIORITA’ DEL PIANO
La costituzione di una banca di sviluppo regionale dedicata al Mezzogiorno, la riforma degli incentivi per le imprese che investono al Sud, 12,5 miliardi di euro per l’universita’ e la ricerca e un programma dedicato alla costruzione dei nuovi edifici scolastici e alla manutenzione di quelli esistenti. Sono queste alcune delle priorita’ del Piano nazionale per il Sud.
INFRASTRUTTURE – Per questo settore e’ previsto un potenziamento del trasporto ferroviario sulle tratte Napoli-Bari-Lecce-Taranto, su quella Salerno-Reggio Calabria e sulla Catania-Palermo. Nell’ambito del trasporto stradale la bozza del Piano prevede che le opere sono quelle ricomprese tra le priorita’ strategiche indicate nell’allegato Infrastrutture alla Decisione di finanza pubblica.
SCUOLA – Il piano punta alla costruzione di nuovi edifici scolastici ”al fine di favorire la sostituzione delle sedi scolastiche inadeguate condotte in locazione passiva verso soggetti privati. Il supporto alla realizzazione degli interventi sara’ assicurato da una o piu’ societa’ in house alla pubblica amministrazione centrale. Queste societa’ assumono, tra l’altro, la qualifica di stazione appaltante.
UNIVERSITA’ – Il piano punta ad accrescere ”l’efficacia dell’impiego delle risorse destinate al settore”. I fondi stanziati per la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione nell’ambito della politica di coesione 2007-2013 per le sole regioni dell’obiettivo convergenza ammontano complessivamente a 12,5 miliardi di euro.
SICUREZZA E GIUSTIZIA – Il piano prevede una serie di misure che vanno dal rafforzamento degli interventi per la sicurezza degli appalti pubblici all’attuazione di un piano straordinario di lotta al lavoro sommerso. Viene inoltre prevista un’azione di potenziamento della filiera della legalita’ e si punta ad un aumento della qualita’ dell’offerta del servizio giustizia attraverso l’attivazione di meccanismi incentivanti il miglioramento della performance.
INCENTIVI – Automaticita’, semplificazione e concentrazione sono le parole chiave che delineano la riforma degli incentivi per le imprese nel Mezzogiorno. L’obiettivo del piano ”e’ di attivare un sistema degli incentivi che favorisca la crescita dimensionale delle imprese meridionali.
BANCA DEL MEZZOGIORNO – La Banca del Mezzogiorno operera’ come istituzione finanziaria di secondo livello, attraverso una rete di banche sul territorio che diverranno socie utilizzando la rete degli sportelli di Poste italiane. Le tre missioni principali di questo progetto sono quelle di sviluppare il credito a medio-lungo termine per favorire la nascita e l’espansione di piccole e medie imprese; essere banca di garanzia, per facilitare l’accesso al credito tramite gli sportelli della rete aderente alla banca; essere un primario operatore nell’ambito della gestione di strumenti di agevolazione, a carattere sia nazionale che sovranazionale, anche offrendo consulenza e assistenza alle piccole e medie imprese per l’utilizzo degli strumenti stessi.
JEREMIE – Il piano per il Sud passa per la nascita di un grande fondo Jeremie Mezzogiorno ”Joint European Resources for Micro to Medium Enterprises” che utilizzi i fondi strutturali europei. Si prevede che il fondo non operi con la logica del fondo perduto ma come fondo rotativo per sostenere il credito agevolato, il capitale di rischio, le garanzie.
Fonte: Asca