Unicredit: il dopo Ermotti è in stand-by. Sceso il rating etico

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Difficile dire se ci vorra’ un giorno, dieci giorni o due mesi” per individuare il sostituto di Sergio Ermotti alla guida della divisione Corporate&investment banking (Cib) di Unicredit. Cosi’ si era espresso lo scorso 29 ottobre l’a.d. di Piazza Cordusio, Federico Ghizzoni, a seguito della decisione del banchiere svizzero di lasciare il gruppo. Ghizzoni, sottolinea un articolo di Milano Finanza, aveva sottolineato che l’impegno del vertice della banca era comunque di trovare una soluzione in tempi rapidi. Tuttavia, a pochi giorni da due appuntamenti importanti, ossia la riunione del comitato nomine (3/12) e il Cda (14/12), sembra che i tempi si stiano dilatando. Nel nuovo organigramma della banca, il responsabile del Cib non avrebbe piu’ la carica di deputy-ceo e sarebbe di fatto il numero quattro di Piazza Cordusio, dietro a Ghizzoni, al d.g. Roberto Nicastro e al direttore operativo Paolo Fiorentino. Il che spiega il motivo per cui, diverse personalita’ interpellate, per adesso hanno preso tempo per decidere. Intanto, Standard Ethics Aei ha declassato il rating etico e di sostenibilita’ assegnato a Unicredit da EE a EE-. L’outlook di una futura valutazione permane negativo.
“Gli eventi recenti indicano che la gestione di cruciali soluzioni dirigenziali e delle strategie imprenditoriali della societa’ appartenente all’indice SP-MIB40, si sia svolta all’esterno dell’assemblea societaria- dice Standard – ritenendo che cio’ non soddisfi le aspettative sui principi volontari di buona corporate governance”.